Ci siamo, è venuto il momento di montare i pneumatici estivi. La normativa impone di montare sulla propria vettura un set di pneumatici estivi o quattro stagioni a partire dal 15 aprile. Come scegliere quelli più adatti alla propria vettura? Non è difficile ma occorre comunque qualche attenzione. Ecco i nostri consigli per scegliere bene i pneumatici estivi.
Pneumatici estivi: quando bisogna montarli?
Il Codice della Strada ci dice quando mettere le gomme estive. L’auto deve montare un set di pneumatici estivi o quattro stagioni a partire dal 15 aprile fino al 15 ottobre. La normativa lascia un periodo di margine, alcune regioni – in base alle condizioni climatiche – possono posticipare l’appuntamento fino al 15 maggio. C’è quindi un periodo di tolleranza. Dopo il 15 maggio, però, chi ha sulla sua auto i pneumatici estivi rischia una bella multa. Una sanzione di oltre 400 euro, con il ritiro della carta di circolazione e l’obbligo di “visita e prova” presso una sede provinciale della Motorizzazione per verificare il ripristino delle caratteristiche corrette. Meglio quindi cambiare le gomme per tempo. Anche perché i pneumatici invernali sono progettati per offrire il massimo delle performance con il freddo, quando si alza la temperatura si usurano più rapidamente e soprattutto le prestazioni degradano, lo spazio di frenata si allunga. Cambiare le gomme in tempo è quindi indispensabile per la sicurezza.
Quando le gomme vecchie non vanno bene e bisogna comprare nuovi pneumatici
Se i pneumatici estivi smontati la scorsa stagione non sono in condizioni ottimali occorre comprare un nuovo set di gomme. Il Codice della Strada stabilisce che lo spessore del battistrada non deve essere inferiore a 1,6 mm, al di sotto di questo limite sono previste delle sanzioni.
Ma le prestazioni peggiorano già prima: se lo spessore del battistrada misura meno di 3 mm l’aderenza delle gomme non è ottimale, soprattutto sul bagnato, con il tipico effetto di aquaplaning. La verifica può anche essere effettuata a vista, i pneumatici hanno infatti un apposito marcatore posto di traverso nel battistrada. Arrivati a quel punto di usura i pneumatici vanno sostituiti
Anche i pneumatici diventano vecchi
Talvolta occorre cambiare i pneumatici anche se il battistrada è ancora buono. I pneumatici estivi smontati lo scorso inverno possono infatti essere ormai troppo vecchi. Anche se ben conservati, in ambiente fresco e ben ventilato, non umido e disposti non in verticale. Non c’è una data di scadenza, ma dopo 5-6 anni è consigliabile sostituire i pneumatici. La gomma con il tempo tende ad indurirsi e le prestazioni degli pneumatici degradano. Per verificare basta leggere il DOT, che indica la data di produzione dei pneumatici. 
Il DOT è indicato sul fianco, tramite una serie di lettere e numeri. Le ultime quattro cifre indicano la settimana e l’anno di produzione. Il pneumatico nell’immagine qui sopra è stato prodotto nella settimana 11 del 2019.
Le misure contano
Per la scelta dei pneumatici è importante rispettare le misure indicate sulla carta di circolazione dell’auto. Se si montano pneumatici con misure differenti si rischiano sanzioni e soprattutto il comportamento e la tenuta di strada dell’auto possono peggiorare. Se per il cambio gomme ci si rivolge ad un professionista il problema non si pone, se invece le gomme vengono acquistate in autonomia sul web è bene porre la massima attenzione alla misure dei pneumatici. I principali siti specializzati nella vendita di pneumatici offrono un database completo: indicando marca e modello della propria vettura vengono automaticamente proposti i pneumatici adatti. Una verifica a libretto dell’auto è comunque sempre consigliabile prima dell’acquisto. 
Le misure sono riportate anche sul fianco delle gomme. la sigla 215/55 R17 sta a indicare che il pneumatico ha una larghezza pari a 215 mm e un fianco con un‘altezza di 118 mm (ovvero il 55% di 215 mm); 17 è il diametro del cerchio espresso in pollici. Le due cifre successive indicano la capacità di carico (98 corrisponde a 750 kg); la lettera successiva è il codice di velocità, ovvero l’andatura massima per il quale il pneumatico è stato omologato (V equivale a 240 km/h).
Un’occhiata anche all’etichetta energetica
Anche i pneumatici hanno l’etichetta energetica, proprio come gli elettrodomestici. L’etichetta recentemente è stata oggetto di revisione, dal 1 maggio 2021 sono state introdotte alcune modifiche, tra cui il pittogramma che indica l’uso con neve e/o ghiaccio. 
Le novità sono incluse nel regolamento UE 2020/740 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale Europea. È interessante la classe energetica di resistenza al rotolamento. Passando da un pneumatico di classe C a uno di classe A si possono risparmiare più di 100 litri di benzina in 40.000 km. Una cosa da considerare, visto il prezzo attuale dei carburanti.