La pista è il suo habitat naturale, i sedili posteriori erano un peso inutile di cui disfarsi, il motore a benzina è l’unico, indiscusso protagonista sotto al cofano. Sono solo tre dei tantissimi aspetti che caratterizzano la BMW M4 CSL, ma tre fra i più significativi. Sì perché questa declinazione della M4 rappresenta l’apice del progetto Serie 3/Serie 4, nonché l’ultima prima dell’elettrificazione. E visto che i cordoli dei circuiti sono il pane quotidiano della M4 CSL, ecco come se l’è cavata la tedesca quando si è trovata impegnata in mezzo a quelli più impegnativi al mondo, quelli del Nordschleife: 7’15”.677 come tempo sul giro da 20,6 km (il riferimento utilizzato da tutti i costruttori); 7’20”207 invece sul giro completo. Quanto basta per farne la BMW stradale più veloce di sempre.
CSL di nome e di fatto
Se vi state chiedendo cosa rappresentino le tre lettere CSL, ecco la risposta: Competition, Sport, Lightweight. Tre parole il cui significato è abbastanza intuitivo; le prime due dovrebbero esservi chiare dopo aver letto le prime righe, l’ultima ve la spiego con alcuni dati tecnici. La rinuncia al divano ha tagliato il peso di 21 kg, i sedili anteriori a guscio con struttura in fibra di carbonio (su cui è possibile installare cinture di sicurezza a 6 punti) hanno dimagrito la M4 di altri 24 kg. Altri 21 kg sono stati risparmiati optando per i freni carboceramici, ma anche per ruote, molle e ammortizzatori specifici; 15 kg decisamente inutili sono stati limati rinunciando a un po’ di pannelli fonoassorbenti. Del resto, se non ti piace il sound del motore (o ti danno fastidio i rumori meccanici di ogni genere, che fanno tanto racing) ti compri una BMW i7, la Serie 7 elettrica… Infine, anche il CFRP (carbon-fibre-reinforced plastic) utilizzato per diverse parti della carrozzeria e il terminale di scarico in titanio hanno dato il loro contributo a portare l’ago della bilancia dai 1.800 kg della Competition a 1.700 kg, per un rapporto tra peso e potenza che vede ogni CV del motore “trasportare” 2,95 kg di peso.
Un telaio pronto per il time attack
Si è detto che la pista è il luogo d’elezione della BMW M4 CLS: non devono dunque stupire la barra duomi anteriore, che irrigidisce la struttura (donando maggior precisione e reattività di risposta all’avantreno), le sospensioni a controllo elettronico, l’altezza da terra ridotta di 8 mm, il servosterzo con taratura specifica e i già citati freni carboceramici. Specifica per la CLS è anche la taratura del controllo di trazione; è interessante notare la differenziazione del diametro dei cerchi fra avantreno e retrotreno, mentre i pneumatici anteriori e posteriori sono molto simili in larghezza: nell’ordine, 275/35 ZR19 e 285/30 ZR20.
Motore ancora più esplosivo
Iniziamo dal frazionamento: 6 cilindri in linea, come nella migliore tradizione BMW. La cilindrata è invece di 3 litri e, rispetto alla stessa unità montata sulla Competition, quella della CLS eroga 40 CV in più, per un totale di di 550 CV a 6.250 giri; 650 Nm il valore di coppia massima, che viene raggiunto a 2.750 giri e mantenuto fino a quota 5.950. La potenza aggiuntiva rispetto al motore della M4 Competition è stata ottenuti alzando la pressione di sovralimentazione da 1,7 a 2,1 bar e mediante alcune modifiche alla mappatura elettronica. Il cambio è un 8 marce automatico (non doppia frizione, dunque) – di cui BMW garantisce la massima reattività di risposta – e la trazione esclusivamente posteriore.
Per 1.000 fortunati nel mondo
Premessa: non è dato a sapere se e quanto BMW M4 CSL siano rimaste a disposizione, delle 1.000 previste. Sì, questa è la classica auto che gli appassionati (e intenditori veri) comprano a scatola chiusa. Detto questo, l’auto debutta al Concorso d’Eleganza Villa d’Este 2022 e la sua produzione inizierà a luglio di quest’anno nello stabilimento di Dingolfing. Colori? La CSL si può avere nelle tinta speciale Frozen Blooklin Grey Metallic o in Alpine White (pastello) e Sapphire Black Metallic, con l’optional dei loghi commemorativi M. Anche i gruppi ottici Laserlight sono un accessorio a pagamento, integrano le luci diurne gialle a Led ispirate alle vetture da competizione. Sono invece di serie i fari posteriori a Led con tecnologia Laser, prima volta in assoluto su un modello di serie.