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Royal Enfield Hunter 350, lunga vita al classico

Dopo la Scram 411 Royal Enfield presenta un nuovo modello, ovviamente classico, ovviamente evocativo e ovviamente carico di personalità. Ecco la nuova Hunter 350...

“Perché rincorrere gli altri produttori orientali? Perché invece di cercare di creare una GS o una Super Duke in miniatura non facciamo qualcosa di essenziale e dannatamente personale?” Me lo immagino così chi indirizza lo sviluppo delle Royal Enfield, quando si siede in ufficio la mattina e pensa che forse non sono le imitazioni o i gadget elettronici di poco conto a fare di una moto un successo commerciale. Chiaramente non è una sola persona a prendere questo tipo di decisioni, ma chiunque faccia parte dell’R&D di Royal Enfield sembra aver già risposto a queste domande immaginarie. La conferma è l’arrivo della nuova Hunter 350. C’è chi parlava di naked, chi si aspettava qualcosa di lontano da quello a cui l’azienda indiana ci ha abituato negli ultimi anni, e invece ecco una classica che più classica non si può. In perfetto stile RE.Royal Enfield Hunter 350

Il successo sta nei dettagli

Scrivo queste righe mentre sono a Bangkok, dove sto seguendo da vicino il lancio della nuova Royal Enfield Hunter 350. Giusto 10 minuti fa avevo intorno alcuni esemplari, e la prima cosa che tutti i presenti hanno evidenziato è l’altissimo livello delle finiture. L’avevamo già evidenziato in occasione della prova della Classic 350, ma l’impressione è che in questo caso l’attenzione al dettaglio sia addirittura superiore rispetto al passato. 

Royal Enfield Hunter 350

Facendo domande ai responsabili dei vari reparti dell’azienda ho incontrato Paolo Brovedani, capo del reparto ricerca e sviluppo. A un certo punto, nel corso della conversazione è saltato fuori che il tema qualità è decisamente importante in azienda e che gli investimenti in quest’area sono tutt’altro che secondari. La strategia di Royal Enfield è abbastanza chiara: rinunciare a qualcosa in termini di prestazioni e gadget a favore di una cura costruttiva invidiabile, destinata a crescere nel tempo. Una strategia che non sembra affatto sbagliata, visti i numeri di vendita degli ultimi mesi e la marea di commenti positivi che la Classic 350 ha ricevuto sotto la prova sul nostro canale YouTube.

Piacere di rivederti

Il motore è una “vecchia” conoscenza. Al centro di tutto c’è lo stesso monocilindrico raffreddato ad aria che abbiamo avuto modo di conoscere sulla Classic 350 e sulla Meteor. I valori di potenza e coppia restano invariati, 20,2 CV a 6.100 giri/min e 27 Nm a 4.000 giri/min, ma cambiano le mappature di accensione e iniezione, sviluppate appositamente per questo modello. I rapporti del cambio restano cinque, con buona pace di chi ama l’autostrada.

Motore Royal Enfield Hunter 350

Simili ma diversi

Dove la Royal Enfield Hunter 350 si distanzia maggiormente dalle altre due “tre-e-mezzo” della famiglia, oltre che nell’estetica, è nella ciclistica. Di nuovo troviamo il telaietto posteriore, il manubrio e le sospensioni. Sospensioni che stando ai freddi numeri – forcella da 41 mm di diametro con 130 mm di escursione e doppio ammortizzatore posteriore regolabile nel precarico su sei posizioni con 102 mm di escursione – sono identiche a quelle di Classic 350 e Meteor. A cambiare in questo caso è la taratura, realizzata ad hoc. L’impianto frenante fa affidamento su un disco anteriore da 300 mm con una pinza assiale a doppio pistoncino, mentre dietro troviamo un disco da 270 mm con pinza a singolo pistoncino. A completare il reparto freni ci pensa l’ABS a doppio canale, che è anche l’unico controllo elettronico presente.

Freno anteriore Royal Enfield Hunter 350

Il telaio rinuncia alla culla inferiore, utilizzata sugli altri modelli come supporto per le pedane, che in questo caso sono agganciate a elementi in alluminio. Cambiano le quote ciclistiche, viste le ruote da 17” con gomme CEAT da 110/70 davanti e 140/70 dietro. Qualcuno si potrebbe chiedere perché in Royal Enfield non abbiano scelto gomme più “blasonate”. Me lo sono chiesto anche io. A rispondermi hanno pensato gli uomini di Royal Enfield: in India la legge prevede che le moto prodotte sul territorio nazionale possano montare solamente gomme indiane, per favorire l’economia nazionale. In Royal Enfield tengono comunque a specificare come l’Hunter 350 sia la prima moto del marchio per la quale sono state sviluppati pneumatici con una specifica dedicata. Telaio più leggero, ruote dal diametro inferiore e serbatoio da 13 litri hanno permesso di ridurre anche il peso. Infatti la Royal Enfield Hunter 350 ferma l’ago della bilancia a quota 181 kg a secco. Chi è di gamba corta sarà invece felice di sapere che la sella si trova a soli 790 mm da terra.

Accessori e prezzo

Royal Enfield Hunter 350

Per la Royal Enfield Hunter 350 è stata sviluppata un gamma di accessori dedicata. Si parte dal navigatore turn by turn realizzato in collaborazione con Google, per arrivare alle valigie laterali in plastica, passando per la sella piatta che, diciamocelo, fa sempre la sua bella figura. Il prezzo non è ancora stato comunicato, ma ci aspettiamo che sarà molto vicino ai prezzi di Classic 350 e Meteor, che ricordiamo essere rispettivamente di 4.800 e 4.300 euro.

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