Il leggendario motore W16 della Bugatti ha imboccato il viale del tramonto. Per ammissione della stessa Casa di Molsheim è infatti giunto il momento della sua ultima apparizione. E – come si addice a una star – l’uscita di scena è di quelle memorabili. La sua carriera era iniziata nel 2005 con la Veyron, mentre la chiusura è con la Bugatti W16 Mistral, una spettacolare roaster a tiratura limitata che è stata presentata nei giorni scorsi a Pebble Beach.
Trasformismo
La Bugatti W16 Mistral sarà costruita in soli 99 esemplari, tutti già prenotati ben prima che l’auto venisse svelata, nonostante il prezzo di 5 milioni di euro. E ora che la Casa ha svelato la macchina, sembra improbabile che qualcuno abbia ripensamenti e chieda la restituzione della caparra. La Mistral è infatti un ennesimo e mirabolante esempio di cosa sappia a fare Bugatti quando c’è da creare qualcosa di speciale partendo da una base esistente. Sotto la pelle si nasconde infatti una Chiron, ma questa variante ha una personalità unica, che ciascun cliente potrà adattare ai propri gusti, scegliendo tinte, materiali e dettagli. Un particolare di serie è una vera opera d’arte: il pomello del cambio, realizzato in alluminio, legno e ambra, riproduce infatti l’ Elefante Danzante di Rembrandt Bugatti, fratello del fondatore, Ettore.
Modifiche mirate
Gli elementi distintivi che saltano subito all’occhio sono chiaramente i fari, ma a ben vedere l’intero frontale è riprogettato. La classica mascherina a ferro di cavallo sembra profonda come una caverna, con ai lati due voraci prese d’aria. Quelle lungo le fiancate si spostano più alto del solito, mentre in coda impressiona la firma luminosa disegnata dai LED. Quando si rimuove il tetto risaltano molto i due airscoop in carbonio, che portano aria fresca al motore e svolgono anche il compito di roll-bar. Il vero pezzo forte è però forse il parabrezza, che pare proseguire senza soluzione di continuità nei finestrini, ricordano la visiera di un casco.
Obiettivo ambizioso
Alle spalle dell’abitacolo la Mistral lascia in bella vista il motore W16, che qui adotta la stessa configurazione già vista sulla Chiron Super Sport 300+, con una potenza di 1.600 CV. Il comunicato ufficiale non parla di prestazioni assolute, ma c’è un indizio che la dice lunga sulle potenzialità del mezzo. Bugatti conta infatti di far certificare la Mistral come la roadster più veloce al mondo. Sapendo che lo stesso obiettivo se l’è dato anche la Hennessey Venom F5 Roadster da 483 km/h, si può capire bene che il traguardo dei 500 km/h dve essere alla sua portata.