Ha indossato la divisa. Dopo essere stata presentata in versione “civile”, ora l’Alfa Romeo Giulia debutta nella configurazione destinata ai Carabinieri, rinnovando una storica collaborazione con l’Arma e, in generale, le Forze dell’Ordine.Donata alla Benemerita alla presenza di Sergio Marchionne, CEO del Gruppo FCA, e di John Elkann, presidente di Fiat Chrysler Automobiles, oltre che dei vertici militari e dei ministri Pinotti (Difesa) e Alfano (Interni), la berlina del Biscione è stata personalizzata nella livrea e nelle dotazioni. Si tratta, nello specifico, della top di gamma Quadrifoglio, dotata del V6 2.9 biturbo da 510 cv e 600 Nm di coppia a iniezione diretta della benzina di provenienza Ferrari/Maserati, garante di uno scatto da 0 a 100 km/h in 3,9 secondi e di 307 km/h di velocità massima. I due esemplari consegnati ai Carabinieri saranno di stanza a Milano e Roma e, analogamente a quanto accaduto per le Lamborghini donate alla Polizia Stradale, si occuperanno principalmente del trasporto d’organi e dei servizi di scorta in occasioni istituzionali.Le Giulia Quadrifoglio affidate ai Carabinieri sono dotate di defibrillatore, unità portatili di raffreddamento, predisposizione radio e sistema Odino per la geolocalizzazione, la videosorveglianza, l’accesso alle banche dati, l’allarme, la messaggistica e la navigazione satellitare. Possono inoltre contare su dispositivi supplementari d’emergenza, porta arma lunga e torce a LED ricaricabili. Un upgrade comune alle ottocento vetture, ripartite tra Alfa Romeo Giulietta e Jeep Renegade, che il Gruppo FCA consegnerà all’Arma entro la fine dell’anno.