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Audi Matrix OLED: i diodi diventano organici

La nuova strategia d’illuminazione Audi prevede gruppi ottici posteriori a diodi organici. Addio alle luci puntiformi, benvenuta massima “flessibilità”.

Ebbene sì, è fissata con i gruppi ottici iper tecnologici. Dopo i proiettori laser e quelli adattivi a LED, Audi innova ulteriormente in vista del prossimo Salone di Francoforte, svelando gli inediti Matrix OLED.AudiOLED-001Diodi di origine organica, destinati al retrotreno. Una rivoluzione. Grazie a tale tecnologia, infatti, la Casa di Ingolstadt promette di ridurre drasticamente lo spessore delle superfici illuminanti e al tempo stesso “piegarle” a qualsiasi utilizzo. La struttura è composta da unità contenenti due elettrodi e svariati strati di materiali semi-conduttori dallo spessore inferiore al millesimo di millimetro (!), attivate da una corrente alternata di 3-4 Volt. A fornire la connotazione cromatica è la composizione chimica dei materiali.Diversamente dai comuni LED, la luce non è puntiforme bensì distribuita attraverso la superficie, a tutto vantaggio dell’omogeneità d’illuminazione. In aggiunta, è possibile modificare in tempo reale l’intensità luminosa e non sono necessari componenti aggiuntivi; ad esempio per il raffreddamento del sistema. Una soluzione che promette di rafforzare ulteriormente l’adattività delle unità Matrix di tipo predittivo, funzionanti anche in base ai dati forniti dal sistema di navigazione e pertanto anticipatamente rispetto al percorso affrontato.BMW M4 Concept Iconic LightsAudi, ma non solo. In occasione del Salone di Francoforte, anche BMW presenterà ufficialmente la propria tecnologia OLED, anticipata in occasione del CES di Las Vegas grazie alla coupé M4 Concept Iconic Lights. Una dotazione che ben presto potrebbe divenire di serie.

 

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