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Audi A8 2014

Restyling per l’ammiraglia tedesca: cresce la personalità stilistica e debuttano proiettori a Led predittivi. Confermati i propulsori, la cui potenza aumenta mediamente di 20 cv a fronte di consumi ridotti del 10%. Abitacolo, da tradizione, raffinato quanto un salotto

Il precedente modello prestava il fianco sotto il profilo dell’originalità estetica. A uno sguardo superficiale A8 2013 avrebbe potuto essere etichettata come una A4 allungata, tante e tali erano le similitudini stilistiche con la sorella minore. Grazie al restyling che debutterà a settembre al Salone di Francoforte, l’ammiraglia della Casa degli Anelli corregge questa smagliatura, confermandosi come una delle vetture più lussuose e confortevoli sul mercato.

Il “cambio di passo” stilistico è legato soprattutto all’adozione degli inediti gruppi ottici anteriori Matrix Led, in grado di catalizzare l’attenzione tanto per il design quanto per la funzionalità. Ogni proiettore abbagliante è dotato di 25 Led la cui intensità può essere attivata, spenta o attenuata singolarmente in base alle condizioni di guida. Una gestione della luminosità di tipo predittivo, elemento ancor più sorprendente, in quanto basata sui dati forniti dal sistema di navigazione e pertanto anticipata rispetto al percorso affrontato.

Analogamente alla prima A8, presentata oltre 15 anni fa, la nuova nata si fregia della scocca interamente in alluminio. La 3.0 TFSI Quattro fa così registrare un peso di 1.830 kg, in linea con la rivale BMW 740i (1.825 kg) ma superiore a Jaguar XJ 3.0 V6 S/C (1.755 kg). Concorrenti, ad onore del vero, dotate della trazione posteriore anziché integrale. Non mutano le dimensioni: A8 “corta” si attesta a 5,14 m, la versione a passo lungo a 5,27 m (+13 cm).

Quanto ai propulsori, nessuna modifica sostanziale. Confermati l’entry level V6 3.0 a iniezione diretta di benzina sovralimentato mediante compressore volumetrico (tipo Roots), portato da 290 a 310 cv, e il V8 4.0 biturbo, sempre a iniezione diretta di benzina, aggiornato nella potenza: da 420 a 435 cv. 4.0 TFSI dedicato, nello step da 520 cv, anche alla versione sportiva S8. Lievi aggiornamenti tra i td: il V6 3.0 TDI passa da 250 a 258 cv, il V8 4.2 TDI da 351 a 385 cv. Unità, quest’ultima, accreditata dell’eccezionale coppia massima di 86,7 kgm contro i precedenti 81,5 kgm.

A8 4.0 TFSI quattro scatta da 0 a 100 km/h in 4,5”, in passato 4,6”, mentre il sistema di gestione dei cilindri “cylinder on demand” favorisce il contenimento dei consumi. Ai carichi bassi e medi, quando vi è un fabbisogno di coppia compreso tra il 25% e 35% del valore massimo, disattiva 4 degli 8 cilindri. Portando il V8 a funzionare come un V4. Alle motorizzazioni “classiche”, omologate Euro 6, si aggiunge lo straordinario 12 cilindri a W di 6.299 cc. Un’unità costituita dall’abbinamento di due V6 con un angolo tra le bancate particolarmente stretto (15°), contenuta nelle dimensioni al punto da essere collocata anteriormente. Eroga 500 cv a fronte di una percorrenza media di 8,5 km/l grazie alla tecnologia cylinder on demand.

La versione 2014 dell’ammiraglia tedesca porta in dote alcuni accorgimenti supplementari per ridurre la rumorosità di bordo, già eccezionalmente contenuta. S8, A8 4.0 TFSI quattro e A8 Hybrid beneficiano del Noise Cancellation: quando si viaggia a 4 cilindri, il sistema compensa l’eventuale fastidio acustico generando apposite onde sonore in abitacolo. A8 Hybrid, nel dettaglio, a trazione anteriore come in passato e mossa da un quadricilindrico in linea 2.0 turbo a iniezione diretta di benzina abbinato a un’unità elettrica, in grado di erogare complessivamente 245 cv e 49,0 kgm a fronte di una percorrenza media di 15,9 km/l. Unica, per tutte le motorizzazioni, la trasmissione Tiptronic a 8 rapporti del tipo a convertitore di coppia.

Nessuna variazione a livello telaistico: è di serie il sistema Audi Drive Select che adegua al programma di marcia selezionato la taratura delle sospensioni pneumatiche, l’erogazione del motore, la servoassistenza dello sterzo, la logica di gestione del cambio e, nel caso delle versioni quattro, il comportamento del differenziale posteriore sportivo. Confermato, infine, il lusso assoluto in abitacolo, dove non è difficile, specie attingendo agli optional, “arredare” A8 come un salotto di prestigio ricco di radiche, pellami e di un’infinita serie di sistemi interattivi di comunicazione, inclusa una rete Wi-Fi dedicata.

 

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