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Audi RS3, record (e “trucchi”, non solo di Audi) di categoria al Nürburgring

Grazie anche a pneumatici semi-slick Pirelli PZero Trofeo R, la tedesca stacca un tempo di 7’40”748

Il cronometro ha sempre ragione. O quasi. Quando si parla di record, assoluti o di categoria, fatti segnare da auto di serie sul mitico Nordschleife, è sempre bene leggere e capire bene ciò di cui si sta parlando. Il 7’40”748 ottenuto dall’Audi RS3, per esempio, è sì un tempo impressionante, capace di dare la misura dell’altissimo livello raggiunto dalla compatta tedesca, ma non si può trascurare che sia stato ottenuto con pneumatici che, nel catalogo Pirelli, compaiono sotto la categoria Motorsport. Tutto questo per dire che già definire “di serie” la RS3 del record non è corretto al 100%.

Questa, testualmente, la descrizione che la Casa milanese fornisce del PZero Trofeo R: “Progettato per la guida su circuito con asfalto asciutto. Pneumatico progettato per essere ancora più performante – in occasione dei track day – nell’equipaggiamento delle vetture più potenti tra cui BMW, Ferrari, Lamborghini, Maserati, McLaren e Porsche”.

Una vettura che resterà nella storia

E se vi state chiedendo il perché di tanto spazio dedicato alle gomme montate dalla Audi RS3 guidata da Frank Stippler per la realizzazione del record, la spiegazione è che proprio i pneumatici possono fare una grandissima differenza nel tempo sul giro. Qualcuno di voi, inoltre, avrà già pensato: “Sì ma anche gli altri fanno tutto quello che possono per staccare tempi record al ’Ring”. Vero. E qui ci ricolleghiamo all’inizio dell’articolo: i tempi realizzati vanno presi con le pinze (qui un articolo su alcuni dei record più interessanti).

Ciò non significa non esaltarsi, non entusiasmarsi per un’auto – la RS3 – di cui vi abbiamo già scritto tutto e che qui sotto riassumiamo. Primo è bene secondo noi ribadire che questa è l’ultima RS3, l’ultima con il glorioso 5 cilindri turbo a benzina. L’ultima di un’indimenticabile serie.

Integrale, sì, ma quasi posteriore

400 CV di potenza e 500 Nm di coppia sono i valori principali espressi dal 5 cilindri turbo di 2,5 litri di cilindrata. Ma è un altro il fattore determinante, sulla RS3: il Torque Splitter. Cuore del sistema sono le due frizioni che gestiscono, ognuna, un semiasse posteriore. Se si guida in modo sportivo, durante la percorrenza di curva l’elettronica del sistema ripartisce la coppia tra le ruote posteriori, inviandone di più a quella esterna.

Per farlo l’elettronica elabora le informazioni rilevate dai sensori del controllo elettronico della stabilità e della trazione, così da monitorare costantemente la velocità di rotazione delle ruote, l’accelerazione longitudinale e trasversale della vettura, l’angolo di sterzata, la posizione del pedale dell’acceleratore, il rapporto selezionato e l’imbardata. In questo modo non solo si scongiura il sottosterzo, ma si innesca il sovrasterzo. Per il godimento di chiunque ami guidare.

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