SORPRESA ITALIA, CONFERMA NORVEGIA
Non sono due mercati tra i più grandi al mondo (soprattutto quello norvegese), ma sono interessanti per motivi opposti. L’Italia perché si è mossa tra gli ultimi, in Europa, la Norvegia perché è stata la prima al mondo. Andiamo con ordine. Nel nostro Paese si è registrato un +587%, a gennaio 2020, rispetto a gennaio 2019. Da 283 a 1.943 unità. Persino più verticale l’impennata di febbraio 2020 rispetto allo stesso mese del 2019: da 253 a 2.530 unità.Sì, avete letto bene, 10 volte tanto. I BEV hanno toccato dunque l’1,5% di quota: impensabile fino a poco tempo fa in Italia. Ben diverso il caso Norvegia: lì, un piano di incentivazione massiccio è stato varato addirittura nel 2001. Da allora, la quota di elettriche ha superato quella delle auto a motore termico: a febbraio di quest’anno, la quota delle prime è stata del 68,2%, con diesel e benzina relegati a un misero 20% (il resto è appannagio delle ibride plug-in).