Honda CR-Z: e la sportività dov’é?
Dimensioni compatte, linea a cuneo super filante, seduta rasoterra e cambio manuale a sei marce. in effetti nella ricetta della Honda CR-Z alcuni ingredienti giusti c’erano anche. Per ottenere una degna erede della leggendaria CRX – amata anche da Senna – e delle varie Integra, Civic VTi e Type-R mancava però una cosa fondamentale: un po’ di pepe. La vivacità è stata infatti sacrificata sull’altare dei consumi.

Anche francobollando il pedale dell’acceleratore al pavimento in modalità Sport si poteva contare sulla misera potenza massima di soli 124 CV. Lo spirito ambientalista mortificava qualsiasi velleità sportiva. In un mercato che ancora pullulava di hot hatch con i fiocchi, l’ibridina di Tokyo, economica ma noiosetta, ha avuto il destino segnato.
Citroen C6
Renault Vel Satis
SsangYong Rodius
Volkswagen Phaeton