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Auto neopatentati, il SUV elettrico da 288 CV sì, la citycar a benzina no

Ecco quali auto elettriche si possono guidare nei primi 12 mesi di patente, paradossi (elettrici) compresi

La legge parla chiaro: chi ha conseguito la patente B da meno di 12 mesi può guidare – su strada – solo automobili che abbiano un rapporto tra potenza e peso pari o inferiore ai 55 kW/t. Detto in altri termini, i neopatentati non possono mettersi al volante di macchine con più di 74,8 CV per tonnellata di peso. E comunque, indipendentemente da qualsiasi rapporto, il numero alla voce P2 non deve eccedere il limite di 70 kW: nessun neopatentato può guidare modelli accreditati di più di 95 CV. 

Una regola molto discussa, da tanti ritenuta controproducente e che, con l’arrivo di massa delle elettriche nei listini, è diventata anacronistica, per non dire assurda. Il motivo è presto detto e, come spesso accade, è legato alla “ottusità” della legge. In sostanza, la potenza indicata nella carta di circolazione è quella media erogata nei 30 minuti, non quella di picco. Come se disporre di 288 CV e/o di svariate centinaia di Nm di coppia, sebbene per un tempo inferiore a mezz’ora, impedisca di farsi (e fare) del male. Ma tant’è, la legge è chiara e, al momento, è possibile guidare un SUV come la MG Marvel R – 288 CV e 665 Nm di coppia – ma non una citycar come la Citroën C1 1.0 a benzina da 72 CV e 93 Nm di coppia. Di seguito, ecco tutti le auto per i neopatentati.

Dalla citycar da 45 CV al SUV elettrico con la coppia di una Lamborghini

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