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BMW M, il “coraggio” di parlare di automobili

Mentre tutti, o quasi, si affannano a inventare nuove definizioni per non dire che producono auto, in BMW ne vanno fieri

“Fornitori di servizi integrati di mobilità sostenibile”; “provider di mobilità green su device connessi”; “vettori intermodali ed eco-friendly per una mobilità nuova e interattiva”. Se vi state chiedendo “che cosa?”, beh, sappiate che la stessa domanda me la sono fatta  tantissime volte anche io, negli ultimi anni. A dire la verità non ho nemmeno certezza che le formule utilizzate siano esattamente quelle che avete letto, perché la fantasia degli uffici marketing è davvero oltre ogni… Immaginazione. O forse perché la mia mente si rifiuta di fare sue certe acrobazie verbali basate, spesso, su un ecologismo di facciata (come dimostrano i vari ripensamenti degli ultimi mesi). Anzi, senza il forse. Poi, per fortuna, Poi, per fortuna, capita di partecipare a conferenze di Case automobilistiche come BMW e BMW M.

Elettrificazione sì, dimenticare ciò che si è no

BMW, infatti, le auto non le ha mai rinnegate, così come non si è mai “vergognata” dei motori endotermici. Anzi, da Monaco di Baviera e poi in tutte le filiali nazionali, la linea è quella dell’evoluzione, dell’elettrificazione anche spinta, certo, ma sempre nel contesto di un processo graduale e che, per ora, non ha portato a frettolosi annunci di addio ai motori a benzina e Diesel. Inoltre, nel contesto dell’auto elettrificata e/o elettrica, BMW continua a parlare di automobili, di oggetti a quattro ruote, che intende continuare a sviluppare per offrire il piacere di guida che l’ha resa famosa.

Leggi anche: Chi ha già dato l’addio ai motori Diesel e benzina

Ricordare il proprio passato

Non stupisce dunque che in BMW non nascondono il proprio passato. Anzi, i tedeschi ne vanno fieri e celebrano quest’anno il mezzo secolo di vita di M. In che modo? Alla grande: con i simboli per esempio, come testimonia il nuovo logo, specifico, con i tre classici colori M che circondano e nobilitano il classico bianco e azzurro BMW. Il nuovo logo è disponibile come optional per il cofano motore, il portellone e i coprimozzi, per tutte le auto sportive performanti e ad alte prestazioni del marchio, così come per i modelli BMW M Sport o con un pacchetto sportivo M.

In BMW non nascondono il proprio passato. Anzi, i tedeschi ne vanno fieri e celebrano quest’anno il mezzo secolo di vita di M

E poi c’è grande attesa per un modello che (incomprensibilmente) finora non si era ancora visto: la M3 Touring. Non manca inoltre un claim pensato appositamente per il primo mezzo secolo di M: “We Are M”. Tutto questo perché, come afferma il Presidente e A.D. di BMW Italia S.p.A., Massimiliano Di Silvestre: “M è e sarà sempre riconoscibile, dalla M1 Procar alla iXM, con però la capacità di trasformarsi. M sarà sempre prestazioni e piacere di guida, the ultimate driving machine. Le nostre radici sono nella storia ma non possiamo non guardare al futuro, quindi all’elettrificazione.

Anche M nell’era dell’elettrificazione

M, l’emanazione più sportiva di BMW, si sta muovendo a sua volta verso l’elettrificazione. Le BMW M di prossima generazione saranno ibride plug-in, con la parte elettrica che azzera – almeno per qualche km – le emissioni locali e fornisce un grande boost di spinta quando è il momento della massima prestazione. E poi ci sono e ci saranno M elettriche al 100%: la prima è la iX60 M (foto sotto); a fine 2022 arriverà la XM, la prima vettura concepita da zero da M. In entrambi i casi siamo nel campo degli Sport Utility, ma nessuno può permettersi il lusso di ignorare le logiche di mercato, Aston Martin, Bentley, Ferrari e Lamborghini comprese…

Il presente di M

In tutto questo non ci si deve dimenticare della i4 M50, questa sì più vicina ai canoni M più tradizionali, visto che stiamo parlando di una berlina coupé da 544 CV e 795 Nm di coppia. In aggiunta a tutto ciò, non ci sarebbe da sorprendersi se più avanti dovesse arrivare qualcosa di ancora più estremo. Un’ideale erede della i8, però totalmente elettrica, oppure una iM4: due porte e una potenza anche superiore a quella della i4 M50. Un piano strategico e di prodotto che ragionevolmente porterà a migliorare i già ottimi numeri recenti: 2.147 BMW M vendute in Italia nel 2021, 163.542 nel mondo.BMW i4 - statica frontale dal basso

L’impegno nel motorsport

Non solo auto di serie, ma anche da competizione: BMW Italia partecipa quest’anno al Campionato Italiano GT con Ceccato Racing Team (con Roberto Ravaglia nel ruolo di team manager), con la M4 GT3. Confermato inoltre l’M2 CS Racing Cup Italy, con 20 auto iscritte, meglio delle 16 iscritte nel 2021. Il tutto, con la costante della BMW Driving Experience, una scuola che è concretizzazione dell’impegno di BMW per la guida sicura, dal 2006.

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