Tutte le roadster BMW, dalla 315/1 alla Z4 Final Edition – Una storia lunga quasi un secolo

La produzione della BMW Z4 terminerà a breve con l’allestimento speciale Final Edition. BMW abbandona le roadster, ma un ritorno è sempre possibile. Nell’attesa ripercorriamo la loro storia

La BMW Z4 Final Edition è l’ultima della specie, erede della nobile stirpe delle roadster BMW: la produzione della Z4 terminerà infatti a marzo 2026 e, a quanto pare, non verrà sostituita da un nuovo modello. BMW dice addio alle roadster, o meglio ha deciso di prendersi un pausa. La decisione è in gran parte legata al calo di interesse per questo tipo di vetture non proprio per tutti, con il loro lungo cofano, due posti secchi e i sedili quasi sull’asse posteriore. Ma le roadster trasudano passione al primo sguardo: alzi la mano chi non me vorrebbe una. La guida è sportiva, con il piacere unico di andare in giro senza tetto sulla testa. BMW è tra le Case che meglio hanno interpretato il tema, a partire dagli anni ’30. Ripercorriamo la storia delle roadster di BMW, modello per modello.

BMW Z4 Final Edition

BMW 315/1 (1934–1937) – La prima roadster dell’Elica

Al Salone dell’auto di Berlino del maggio 1934, insieme alla 315 berlina, BMW presentò il prototipo di una roadster sportiva. Il design era caratterizzato dalla griglia del radiatore inclinata, dal parabrezza basso e dalle imponenti arcate delle ruote anteriori che si estendevano fino a quelle posteriori, carenate. Piacque subito e la Casa tedesca decise di mettere in produzione la 315/1 in piccola serie, a partire dall’estate del 1934. Montava un sei cilindri in linea 1,5 litri da 40 CV, per una velocità massima di 120 km/h e un consumo di 10,2 litri per 100 km, contenuto all’epoca.

La 315/1 non tardo a mettersi in luce nelle competizioni, nel 1934 ottenne la sua prima vittoria nel Rally alpino internazionale, a cui seguirono altri numerosi successi. Alla fine del 1934 BMW decise di realizzare una versione più potente della sua roadster, la 319/1, molto simile alla 315/1 ma dotata di un propulsore da 1,9 litri con 55 CV, in grado di spingere la vettura fino a 135 km/h.

BMW 328 Roadster (1936-1940) – Più potenza per vincere ancora

Per continuare a imporsi nelle competizioni, BMW decise di alzare l’asticella. Nel 1936 nacque così la 328 in versione sportiva con il suo motore M328 da 2 litri, caratterizzato da uno schema innovativo della distribuzione con valvole a V. Al suo debutto al Nürburgring, nel giugno di quell’anno, la BMW 328 sbaragliò gli avversari e i più potenti motori turbo. A questa vittoria seguirono oltre 220 successi nelle competizioni.

BMW 328 Roadster

BMW decise quindi di produrre il modello di serie, la 328 Roadster: a partire dalla primavera del 1937 ne furono costruite 464 unità in totale. La sua carrozzeria prendeva spunto da quella della 315/1 con affinamenti aerodinamici, tra cui i fari semi incassati nei parafanghi.

BMW 328 Roadster

Dotata di un motore 6 cilindri 2 litri da 80 CV, grazie anche al peso piuma di soli 830 kg poteva vantare prestazioni da sportiva vera. Con una velocità massima di 155 km/h, la BMW 328 Roadster era una delle auto più veloci su strada.

BMW 507 (1956-1959) – Design senza tempo

La 507 segna una svolta tra le roadster BMW, con lei la Casa bavarese punta su design ed eleganza. Al suo debutto a New York nel 1955, la 507 incantò sia i giornalisti che il pubblico. Il lungo e affilato cofano motore, l’abitacolo pensato per accogliere comodamente guidatore e passeggero, la coda corta e muscolosa, le linee laterali allungate e le curve fluide: la BMW 507 sfoggia un design senza tempo. E sul muso, tutto nuovo, spunta la griglia doppio rene posizionata a tutta larghezza tra i proiettori.

Quello che c’è sotto il cofano non è da meno: un V8 3,2 litri in alluminio da 150 CV, capace di spingere la 507 fino a 220 km/h. In seguito BMW propose anche una versione potenziata della sua roadster, con 165 CV. Dal 1956 al 1959 la BMW 507 venne consegnata esattamente a 251 clienti, tra loro c’era anche il “Re delle gare in salita” Hans Stuck, che a bordo di una 507 modificata vinse diverse corse in Europa.

BMW Z1 (1989-1991) – L’unica che si guida anche a “porte aperte

Dopo una pausa di ben 29 anni BMW torna a cimentarsi con le roadster e la Z1 (E30) – la prima delle Z – lascia tutti a bocca aperta per design e tecnologia. Telaio monoscocca in acciaio con fondo in plastica incollato, pannelli carrozzeria in plastica, roll-bar integrato nel montante del parabrezza e portiere scorrevoli verticali a comando elettrico che scompaiono nelle fiancate, consentendo a conducente e passeggero di viaggiare con la portiera aperta. Una caratteristica unica.

Il propulsore sei cilindri in linea 2,5 litri da 170 CV e la maggior parte dei componenti meccanici derivavano dalla 325i. Il risultato? Accelerazione da 0 a 100 km/h in meno di otto secondi e 225 km/h di velocità massima. La produzione della BMW Z1 terminò nel giugno del 1991, dopo la costruzione di 8.000 unità.

BMW Z3 (1995–2002) – La roadster di James Bond

La Z3 (E36) è la prima roadster BMW prodotta in gradi volumi: dal 1995 al 2002 ne furono costruite quasi 300 mila nello stabilimento di BMW negli Stati Uniti. Già, la Z3 è anche la prima BMW costruita oltre confine. Basata sulla piattaforma della Serie 3, la Z3 combina un design elegante e proporzioni classiche, caratterizzate dal cofano lungo e dall’abitacolo arretrato. Un design apprezzato anche da James Bond: nel film GoldenEye per la prima volta il famoso agente segreto non guida un’auto inglese ma una roadster tedesca, la BMW Z3.

La gamma motori al lancio prevedeva due quattro cilindri: 1.8 litri otto valvole (115 CV, 0-100 km/h in 10,5 secondi, velocità massima 194 km/h) e il 1.9 litri sedici valvole (140 CV, 0-100 km/h in 9,5 secondi, velocità massima 205 km/h). In seguito arrivarono motorizzazioni più potenti, fino al 3,2 litri sei cilindri della Roadster M, derivato dalla BMW M3 e capace di sviluppare 325 CV. Nel 1998 BMW introduce anche la versione Coupé della Z3, dal caratteristico design shooting brake.

BMW Z3 coupé

BMW Z8 (2000-2003) – Stile retrò, si ispira alla 507

Presentata all’inizio del nuovo millennio e prodotta fino al 2003 in una serie limitata di 5.703 esemplari, la Z8 (E52) si ispira alla leggendaria BMW 507, reinterpretandone il design in chiave moderna con linee filanti e tetto in tela. Uno stile unico, che la fa diventare una star del cinema nel film 007, The World Is Not Enough. Oggi è una rarità ed è tra le roadster più desiderate dai collezionisti.

Sotto la carrozzeria imbullonata si cela un telaio monoscocca in alluminio con struttura space frame, progettato per garantire massima rigidità e una connessione diretta con la strada. Il cuore della Z8 è un V8 da 5 litri capace di erogare 400 CV, abbinato a un cambio manuale a sei marce che esalta la guida pura e coinvolgente tipica delle roadster BMW. Una dotazione tecnica che permette alla Z8 prestazioni di altissimo livello: 0-100 km/h in 4,7 secondi e velocità massima autolimitata a 250 km/h. Sul tracciato Nordschleife del Nürburgring la vettura è in grado di completare i 20 km in soli 8 minuti e 15 secondi. Una sportività che vale alla BMW Z8 il ruolo di Safety Car in MotoGP nella stagione 2002.

BMW Z4 prima generazione (2003 -2008) – L’erede diretta della Z3

La BMW Z4 (E85/E86) debutta nel 2003 come diretta erede della Z3. Viene prodotta nello stabilimento BMW di Spartanburg negli Stati Uniti, proprio come la Z3. Con il suo cofano allungato e la coda compatta, il design della BMW Z4 trasmette potenza e vocazione sportiva. La posizione di seduta bassa, collocata appena davanti all’asse posteriore, garantisce un’esperienza di guida da vera roadster.

Costruita sulla piattaforma della Serie 3, la BMW Z4 stabilisce nuovi standard per le vetture cabrio, grazie a una notevole rigidità torsionale. Alla sua agilità contribuisce la distribuzione dei pesi perfettamente bilanciata 50/50 tra anteriore e posteriore. Inizialmente era disponibile con motorizzazioni sei cilindri in linea (3.0i da 231 CV e 2.5i da 192 CV), in seguito arrivarono il quattro cilindri 2.0 litri da 150 CV e il sei cilindri in linea da 340 CV della M3, capace di fra accelerare la Z4 M Roadster da 0 a 100 km/h in 5.0 secondi.

BMW Z4 seconda generazione (2009-2016) – Debutta il tetto rigido retrattile

Nel dicembre 2008 BMW presenta la seconda generazione della Z4 (E89), disponibile in vendita nell’anno successivo. Le dimensioni crescono di pochi centimetri, la novità più evidente è però il tettuccio rigido elettrico ripiegabile in due sezioni, capace di aprirsi o chiudersi in soli 20 secondi. La nuova Z4 offre così il comfort di una coupé sportiva premium e il carattere di una vera roadster. Rispetto alla precedente generazione, l’abitacolo è più spazioso, soprattutto per testa e gomiti.

La Z4 (E89) adotta inoltre per la prima volta il sistema di infotainment BMW iDrive. Il telaio mantiene la distribuzione dei pesi equilibrata 50/50, per una guida dinamica precisa. La gamma motori prevede unità quattro e sei cilindri in linea, con potenza da 156 a 340 CV, la versione più potente è abbinata al cambio automatico a 7 rapporti.

BMW Z4 terza generazione (2018 – 2026) – L’ultima della specie

La terza generazione della BMW Z4 (G29) abbandona l’hard top e torna alla capote elettrica in tessuto. Nasce da un matrimonio d’interesse con Toyota e condivide la sua piattaforma tecnica con la Supra. L’abitacolo è caratterizzato da un design curato con strumentazione digitale. La dotazione comprende sistemi avanzati di assistenza alla guida, infotainment e connettività evoluta.

La gamma prevede propulsori quattro cilindri sovralimentati da 2 litri declinati in due livelli di potenza, con potenza di 197 e 258 CV. Al vertice si posizionano le versioni M40, con motore sei cilindri 3.0 litri M TwinPower Turbo da 340 CV. Dal 2024 la M40i è disponibile anche con cambio manuale nella versione Pure Impulse Edition, per esaltare il piacere di guida tradizionale. La Z4 Final Edition, presentata da poco, segna il culmine della terza generazione, grazie ad abbinamenti cromatici esclusivi e finiture dedicate. Sarà disponibile in vendita da gennaio 2026, per un periodo limitato di tempo.

BMW Z4 Final Edition

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