Mettetevi comodi, perché abbiamo un sacco di cose da dirci. Quello di cui sto per parlarvi non è infatti l’ennesimo SUV di grossa taglia con cui una Casa qualunque va a presidiare un segmento maledettamente ricco e affollato. È invece un’auto che merita molta attenzione, sia per chi lo produce – BMW M, e sottolineo M Non a caso – sia per i suoi contenuti tecnici. Andiamo dunque a scoprire la nuova BMW XM, con in tasca una della bella scorta di superlativi, assoluti e relativi.
BMW XM: è la prima, pur essendo la seconda
Scusate in gioco di parole nel titoletto, ma le cose stanno davvero così. Partiamo dal fondo. La BMW XM è la seconda auto della storia firmata dalla divisione M (ex Motorsport) a costituire un modello a sé. Non rappresenta dunque semplicemente la versione sportiva di alcuna BMW già esistente. In passato solo la M1 era spuntata dal nulla, a cavallo del 1980. Nello stesso tempo, però, la XM è la prima M ibrida plug-in ed è quindi la prima M che può muoversi lasciando bielle e pistoni a riposo. È poi anche la prima auto del listino BMW a superare i 650 CV e con un prezzo di 181mila euro abbondanti va dritta e filata sul podio delle BMW più care. Può bastare come antipasto? E allora veniamo al sodo.
Le misure contano
Per descrivere la BMW XM non si può prescindere dalle sue misure. Complici le proporzioni equilibrate, in foto si fatica a cogliere il fatto che la XM sia mastodontica. È lunga 511 cm, larga 200 e alta 175, quanto basta per sembrare la custodia della iX1 che ho provato giusto qualche settimana fa. E a farla apparire ancora più imponente è il muso verticale, con i fari a LED divisi in due unità sovrapposte.
Oro ma non per tutti
Neanche a dirlo, in mezzo al frontale c’è l’immancabile doppio rene, che qui ha contorni dorati, una cornice illuminata ed è affiancato da grandi prese d’aria che paiono tagliate di netto. La fiancata ha a sua volta un elemento dorato che gira attorno ai finestrini. simile a quello nero proprio della M1. Le parentele finiscono però qui… e mi verrebbe da aggiungere a mezza voce un “purtroppo”. I cerchi di serie sono da 21 pollici con accenti dorati (pure loro…), ma volendo il loro diametro può arrivare anche a 23 pollici. L’oro non è di vostro gradimento? Basta chiedere e si possono avere gli stessi pezzi in nero.
Uno sguardo alle dotazioni
L’abitacolo è della stessa pasta della carrozzeria, con tante superfici lisce e un look tecnologico, giustificato dalla presenza dei più avanzati sistemi alla guida e di una connettività al passo coi tempi. Per il resto l’equipaggiamento standard comprende i sedili multifunzione M e un volante in pelle M inedito, oltre a grafiche specifiche M per il BMW Curved Display e il BMW Head-Up Display. Il primo, lo ricordo, unisce sotto un unico vetro la strumentazione da 12,3 pollici e un display centrale da 14,9 pollici. Tra i diversi rivestimenti con cui si può personalizzare l’ambiente spicca una nuova pelle Vintage per la parte alta del cruscotto e dei pannelli delle portiere. Il climatizzatore quadrizona e l’impianto audio surround Harman Kardon sono di serie, ma per gli incontentabili c’è pure un’alternativa firmata Bowers & Wilkins con amplificatore da 1.500 watt e quattro casse aggiuntive nel padiglione.
I dati salienti della scheda tecnica della XM
E ora, finalmente, riflettori puntati sul sistema di propulsione M Hybrid. Anche qui è giusto partire con un’infornata di numeri. La BMW XM ha una potenza massima di sistema di 653 CV, frutto del gioco di squadra di un V8 4.4 TwinPower Turbo da 489 CV e di un motore elettrico da 197 CV. Quest’ultimo è integrato nel cambio M Steptronic a otto rapporti e dà una grossa mano nel portare il picco di coppia a ben 800 Nm. Complice la trazione integrale xDrive, la BMW XM passa da 0 a 100 km/h in soli 4,3 secondi. Il pilota può decidere come sfruttare la cavalleria scegliendo tra tre modalità di guida attraverso il pulsante M Hybrid. La novità è la quella Electric, che consente spingersi fino a 140 km/h e di coprire una distanza tra gli 82 e gli 88 km (dati WLTP) utilizzando la carica della batteria agli ioni di litio da 25,7 kWh.
Lei balla il twist
Con un quadro tecnico del genere e con l’ago della bilancia che si ferma oltre i 2.700 kg, la BMW XM non può permettersi di lasciare nulla al caso dal punto di vista telaistico. Le sospensioni anteriori sono a doppi bracci mentre al retrotreno c’è uno schema a cinque bracci studiato ad hoc. L’assetto adattivo M Professional include ammortizzatori a controllo elettronico e stabilizzazione attiva del rollio con motori elettrici da 48 V e Active Roll Control. E poi non si deve dimenticare che la XM è pure il primo modello BMW M con l’Integral Active Steering e le sue quattro ruote sterzanti. Ce n’è insomma a sufficienza per aver voglia di mettersi al volante senza ulteriori indugi.
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