Davanti a tutti c’è Amazon. Seconda si piazza Apple, davanti a Google e Microsoft: il mondo dell’economia – e non solo – è dei giganti dell’hi-tech. E le Case auto? La prima, Toyota, si piazza al 41° posto, mentre Mercedes è al 54° e BMW al 55°.
Le Case auto sempre meno rappresentate
Nel 2019 sono dunque solo 3 le aziende automotive che raggiungono la top 100 della classifica BrandZ™; nel 2018 erano 5 (sono uscite Ford e Honda), mentre nel 2017 erano 6. Per tornare a Toyota, Mercedes e BMW, è interessante guardare il valore attribuito al marchio: 29,151, 23.355 e 23.326 milioni di dollari rispettivamente. Amazon, tanto per capire l’ordine di grandezza, è a quota 315,5.
Produrre auto fa guadagnare sempre meno
Se i marchi automotive perdono terreno è perché produrre automobili fa guadagnare sempre meno soldi. Più in generale, sostengono gli analisti, le aziende il cui business implichi la commercializzazione di beni materiali, sono quelle che soffrono di più. I consumatori, oggi, preferiscono sentirsi “parte di un’esperienza, di un ambiente”. E su questo, bisogna dirlo, le Case auto (alcune più di altre) hanno iniziato a lavorare già da tempo, avviando la trasformazione da produttori di automobili a fornitori di servizi di mobilità.