Figlia dei progressi raggiunti con la Lodgy, Dacia rilancia la sfida nel segmento “ibrido” dei veicoli, a metà tra l’utilizzo commerciale e il privato. Cosa significa? Una monovolume vera e propria, ideale per portare in giro la famiglia, ma in grado grazie alla grande funzionalità (porte della seconda fila scorrevoli e non a compasso, per esempio), di trasformarsi in un pratico mezzo da lavoro. Rigorosamente low cost.Nata su base Logan, esattamente come la Lodgy, la Dokker punta alla sobrietà e alla robustezza. La lunghezza totale è di 4,36 metri e l’altezza di 1,82. Tanto lo spazio disponibile, grazie anche alla facilità di carico legata alle porte della seconda fila (larghe 70 centimetri) scorrevoli e al portellone posteriore frazionato con apertura a compasso. Non mancano paraurti in tinta e altri accorgimenti “borghesi”, disponibili o come optional o di serie per le versioni top di gamma.Come la cugina Lodgy, la Dokker compie un discreto salto di qualità per quanto riguarda gli interni. A partire da plancia e portiere con rivestimenti bicolore, senza trascurare inserti cromati per la strumentazioni e per le maniglie e, soprattutto, la possibilità di avere (anche in questo caso a un prezzo più che ragionevole) un sistema multimediale degno di vetture di livello decisamente superiore.Cinque passeggeri, secondo quanto dichiarato, trovano comodamente posto all’interno delle Dokker grazie a un’altezza a filo padiglione di più di un metro e una larghezza alle spalle di quasi 1,5 metri; in più c’è un bagagliaio che vanta una capienza di 800 litri e una lunghezza di carico di ben 1,16 metri (aumentabile grazie alla seconda fila frazionata e richiudibile a portafogli).Il listino della Dokker vede la linea di partenza fissata a quota 9.900 euro, esattamente come la Lodgy (e questo potrebbe essere uno svantaggio). Le motorizzazioni, invece, saranno quattro: il recentissimo 1.2 TCe da 115 cavalli, il 1.6 MPI da 85 e il classico 1.5 dCi proposto in due varianti di potenza (75 e 90 cavalli).Razionale ed economica, Dokker potrebbe rappresentare una valida alternativa per chi utilizza la propria vettura per lavoro, ma non solo. Difetti? I prezzi sono sì da low cost, ma per avere una vettura sufficientemente equipaggiata dimenticatevi la soglia dei 10.000 euro. In più l’ESP che, purtroppo, non è di serie. Va bene risparmiare, ma senza esagerare.