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Datsun, il ritorno dopo 29 anni

Il marchio nipponico, silente dal 1983 (quando fu inglobato in Nissan) ritorna: sarà sul cofano di vetture riservate ai mercati emergenti di India, Indonesia e Russia

Torna il marchio Datsun: nelle parole di Carlos Ghosn, Amministratore Delegato di Renault e Nissan, “Saranno vetture dal prezzo contenuto, eco-compatibili, di piccola cilindrata e a diffusione locale: saranno automobili convenienti”.In nome della globalizzazione, vengono svelati i mercati di sbocco per il marchio, riesumato dopo 29 anni di oblio (fu incorporato da Nissan nel 1983): India, Indonesia e Russia. Paesi che fanno della forte crescita il proprio caposaldo: più che emergenti, ormai a un passo dall’essere già emersi.Il piano industrale prevede un investimento immediato di 395 milioni di dollari (più di 300 milioni di euro) destinati ad ampliare e rinnovare lo stabilimento indonesiano di Cikampek. Entro il 2014, dovrebbe raddoppiare il personale e lo stabilimento arrivare a una capacità produttiva di 250.000 auto. Datsun, quindi, con il proprio marchio sarà l’ultimo tassello (per ora…) di tris oggi composto da Renault, Nissan e Infiniti (l’alto di gamma Nissan).Nato nel 1931, il marchio Datsun è – per la prima parte – l’acronimo dei tre soci fondatori Kenjiro Den, Rokuro Aoyama e Meitaro Takeuch. La seconda, sun, è  una correzione. Inizialmente, infatti, il nome previsto era “Datson”. Con son a rappresentare, in lingua nipponica, il concetto di piccolo (come il veicolo che si intendeva costruire). Ma, ahimé, anche di perdente. Il che, per un’iniziativa imprenditoriale, non è un buon viatico. Per evitare equivoci, si decise di ricorrere a un più univoco Datsun.Che, a ben vedere, negli anni proprio perdente non è stato, specie in terra d’Africa: le vetture della Casa giapponese, infatti, si sono aggiudicate nove prove del Mondiale Rally, dall’Acropoli fino al Nuova Zelanda e al Costa d’Avorio. Ma è nel massacrante Safari che le Datsun si sono distinte particolarmente: nel 1970 e nel 1971 vinse il kenyano Herrmann prima sulla 1600 SSS e poi sulla 240Z, e nel 1973 iniziò il dominio di Shekhar Metha, vincitore sulla 240Z.Il rallysta africano si ripeté dal 1979 al 1982: prima con la 160J e poi con la Violet GT. Quest’ultima, nel pokerissimo di Metha, aveva già mutato il nome da Datsun a Nissan. Prodromo di ciò che sarebbe successo di lì a un anno al marchio. E antesignano di ciò che sarebbe poi stato a quasi trent’anni di distanza. 

 

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