fbpx

Eccellenze italiane, l’Alfa Romeo Duetto e la sua storia

Stella di Hollywood e da sempre nel cuore degli alfisti, ha alimentato la leggenda del Biscione negli USA.

LE ULTIME DUE EDIZIONI DELL’ALFA ROMEO DUETTO

alfa romeo duetto anni OttantaPresentata nel 1980, la “Coda Tronca” viene rivista profondamente già nel 1982. Il soprannome? “Aerodinamica” (foto qui sopra). La plastica nera caratterizza il muso e soprattutto la coda: esteticamente, per molti, questo è il Duetto meno riuscito. Il motivo risiede proprio nell’effetto posticcio generato dai profili neri. Estetica a parte, il motore 2 litri ha testa e canne in alluminio, distribuzione a doppio albero con comando a catena, iniezione meccanica Bosch e quattro freni a disco. Le sospensioni, invece, riprendono lo schema della prima generazione: ruote indipendenti davanti, ponte posteriore.La quarta e ultima serie del 1990 torna a un design decisamente più pulito (foto sopra): eliminati tutti i profili neri e gli spigoli della “Aerodinamica”, questo Duetto appare come una reinterpretazione moderna delle rotondità della “Osso di Seppia”. I motori sono un 1.600 e un 2.000 da 109 e 126 CV, mentre dal 1992 la gamma si restringe al 2 litri da 120 CV, catalizzato.

alfa_romeo_spider 1992 abitacolo

 

Articoli correlati
Prova BMW M5 G90 - Gioco di prestigio
Prova Mini Aceman - La giusta via di mezzo?
Prova Kia EV3 - Il SUV elettrico compatto che pensa in grande