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Fine del mondo? Non per MINI

La Casa anglo-tedesca prende la profezia Maya con un sorriso. E rilancia rimarcando la sua presenza commerciale in crescita nel Centro e nel Sudamerica

Messico e Guatemala, culle della civiltà Maya, si preparano a una giornata di grandi festeggiamenti. Sì, perché la data che è stata profetizzata come quella della fine del mondo, il 21 dicembre 2012, secondo altri studi sarà invece l'inizio di una nuova era, un'era di armonia e di equilibrio tra l'uomo e la natura. MINI non resta a guardare e con la solita ironia ricorda come per le compatte e sportivissime vetture inglesi quella nei paesi del Centro e del Sudamerica sia in effetti una nuova era: in Guatemala, dove si trova Tikal, importante centro archeologico, la presenza MINI risale a pochi anni, ma sta già cominciando a lasciare traccia, con vendite in crescita. In Messico, poi, sono state consegnate 3.400 MINI dall'inizio dell'anno, con un incremento del 28,5% rispetto allo scorso anno. Segnali positivi, in totale antitesi con la funesta previsione Maya, o meglio con la sua interpretazione. 

 

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