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Ford Focus ST: ora anche diesel

Restyling per la versione sportiva della media dell’Ovale. Confermato il 2.0 turbo EcoBoost a iniezione diretta di benzina da 250 cv. Inedito il 4 cilindri 2.0 TDCi da 185 cv: promette uno scatto da 0 a 100 km/h in 8,1 secondi, 217 km/h e 22,7 km/l

Un lifting, una conferma e una novità. Ecco i tre pilastri della nuova Focus ST, versione sportiva della media dell’Ovale Blu.

Chi non cambia è il 4 cilindri in linea 2.0 EcoBoost a iniezione diretta di benzina e fasatura variabile sia lato aspirazione sia lato scarico sovralimentato mediante turbocompressore. Propulsore che porta in dote 250 cv e 360 Nm (36,7 kgm) di coppia, uno scatto da 0 a 100 km/h in 6,5 secondi e una percorrenza media di 14,7 km/l. Prestazioni invariate rispetto al passato, fatta eccezione per i consumi ridotti del 6% grazie alla tecnologia Start/Stop di serie. La novità è invece costituita dal debutto della prima ST a gasolio. Un’operazione che ricorda quanto fatto da Volkswagen con Golf GTI e GTD. Nel dettaglio, il motore è il noto 4 cilindri in linea 2.0 16V TDCi common rail, portato dagli attuali 163 cv e 340 Nm (34,7 kgm) a 185 cv e 400 Nm (40,8 kgm) grazie ad affinamenti all’elettronica, a un sistema d’aspirazione dalla portata maggiorata e a uno scarico sportivo garante di minori valori di retropressione. Un upgrade che garantisce uno scatto da 0 a 100 km/h in 8,1 secondi e una velocità massima di 217 km/h a fronte di una percorrenza media di 22,7 km/l. Prestazioni degne di nota sebbene lievemente inferiori a quanto promesso dalla citata rivale diretta VW Golf GTD, accreditata di 184 cv, 7,5 secondi da 0 a 100 km/h, 230 km/h e 23,8 km/l.

Il reparto sospensioni – McPherson all’avantreno e multilink al retrotreno – si avvale di molle e ammortizzatori più rigidi rispetto alla precedente generazione, mentre restano pressoché invariate le barre antirollio. Affinata l’elettronica: l’ESP prevede tre step d’intervento, il grip da parte delle ruote anteriori è garantito da un controllo della trazione evoluto e lo sterzo a servoassistenza elettrica è stato ritarato onde ottenere un maggiore rigore direzionale. Immutato il cambio manuale a 6 rapporti. Sotto il profilo estetico spiccano le minigonne in tinta, lo spoiler al tetto e l’originalissimo scarico centrale a 8, mentre in abitacolo non passa inosservata la strumentazione supplementare al vertice della consolle, composta dagli indicatori della sovralimentazione, della temperatura e della pressione dell’olio.

I sedili sportivi sono realizzati da Recaro e non manca la tecnologia SYNC 2, evoluzione del noto sistema di connettività della Casa dell’Ovale, che si dota di schermo touchscreen da 8 pollici e permette di gestire vocalmente, oltre all’impianto audio e ai dispostivi collegati mediante USB o Bluetooth, sia il navigatore satellitare sia il climatizzatore. Navigatore che evidenzia gli incroci, legge a voce i nomi delle strade, mostra in 3D le uscite autostradali e integra le Guide Michelin. Focus ST arriverà nelle concessionarie a inizio 2015.

 

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