FORD KUGA MILD HYBRIDDelle tre, è la “meno assistita”. Qui, infatti, l’elettrico dà una “spintarella” che il guidatore molto difficilmente riesce ad avvertire. Quanto basta, almeno a detta di Ford, per ridurre consumi ed emissioni da 5 l/100 km a 4,3 l/100 km e da 132 g/km a 111 g/km di CO2 (rispetto alla Kuga con lo stesso motore endotermico, ma senza la parte elettrica a 48 Volt). Già, il propulsore della Kuga mild hybrid è il 2.0 EcoBlue diesel da 150 cv. La parte elettrica utilizza un generatore che rimpiazza il classico alternatore e permette di produrre e immagazzinare energia con cui carica un pacco batterie agli ioni di litio da 48 V. Non solo: questa unità elettrica agisce da motore ausiliario che assiste quello principale permettendogli, appunto, di consumare meno carburante.