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Dopo Volvo, Ford stringe la mano a Google: nuovo infotainment dal 2023

Il mondo dell'infotainment non lascia molto spazio alla competizione. Colossi come Google ed Apple riescono a soppiantare la maggior parte dei sistemi proprietari ed ora anche Ford si lascia andare ad Android Auto.

Tutti amano Android, Volvo prima tra tutti

Basta salire a bordo, collegare un cavo USB ed il gioco è fatto; questi sono i pochi passaggi per utilizzare Android Auto con un infotainment compatibile. Ma se quasi tutti i sistemi permettono di utilizzare il sistema operativo di Google, per quale motivo non utilizzarlo direttamente come sistema principale? La risposta è, come anticipato sopra, che per motivi di privacy (ufficialmente), ma soprattutto di business (anche se nessuna Casa lo confessa apertamente) tutte le aziende automobilistiche hanno cercato di tenere per sé i dati dei propri clienti. E ora? Non occorrerà attendere ancora molto per capire quale direzione prenderà il mercato nella sua interezza, ma una cosa è (ragionevolmente) certa: se le Case automobilistiche hanno deciso di cedere un po’ di “sovranità” sui dati, difficilmente lo hanno fatto a titolo gratuito.

android auto - infotainment

Dal punto di vista più strettamente tecnico, i sistemi proprietari hanno il vantaggio di essere progettati per interagire al meglio con l’operatività di bordo, ma a livello di funzionalità “Big G” rimane imbattibile. Per questo motivo, Ford ha deciso di stringere un accordo strategico di sei anni a partire dal 2023. Anticipando una scelta simile, Volvo collabora con Google ormai dal 2018 ed il primo modello su cui ha deciso di integrare Android nativo è stato XC40. Il fatto che un brand di livello come quello svedese abbia ceduto alle lusinghe di Android dimostra la validità e la maturità di questa tecnologia – sotto molti punti di vista simile a quella presente sui nostri smartphone.

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