Lo sbarco in Italia di Geely, colosso motoristico cinese noto soprattutto per l’acquisizione di Volvo, non seguirà i canali tradizionali. Secondo quanto dichiarato da Gianluca Gregis, destinato a diventare amministratore delegato della filiale italiana di Geely, il futuro del mercato passa sul web. Il modo? Semplice: il 2012, anno di debutto sul mercato italiano, non vedrà l’apertura di alcun concessionario ufficiale. La vendita avverà esclusivamente on-line, mentre per “toccare con mano” e giudicare la bontà del prodotto, sarà possibile prendere appuntamento in una delle 100 officine autorizzate sparse lungo tutto lo Stivale.Due i modelli che inizialmente arriveranno in Italia, una berlina chiamata Emgrand EC7 e una compatta a due volumi, così come due saranno le motorizzazioni disponibili, entrambe a benzina (1.5 da 105 cavalli e 1.8 da 140). I prezzi? Ovviamente molto convenienti, intorno ai 12.000 euro, visto e considerato che le dotazioni di serie dovrebbero essere più che sufficienti (climatizzatore, radio ecc…).Una strategia, quella di Geely, innovativa, e soprattutto in grado di ridurre notevolmente i costi iniziali di presenza sul territorio. Per il primo anno di attività in Italia gli obbiettivi di vendita, decisamente realistici, sono di 500-1.000 vetture. Una carta vincente, visto il continuo aumento del costo del carburante, potrebbe essere il debutto di una versione GPL, prevista entro la fine dell’anno. La speranza è che, oltre ad essere convenienti, le auto cinesi riescano a dimostrarsi anche sicure: su questo versante qualche miglioramento negli ultimi mesi è stato registrato, tanto che in novembre due vetture sono riuscite a ottenere quattro stelle EuroNCAP.