50.000 euro “per gioco”
Fino a questo punto, come avete visto, solo note positive dalla Civic Type R Limited Edition. C’è però un importante rovescio della medaglia: la citata mancanza dell’aria condizionata. Una scelta coraggiosa e molto affascinante. Qualcosa che dimostra la voglia di Honda di differenziare nettamente la Limited Edition dal resto della gamma. Magari farla diventare un oggetto da collezione, in futuro: del resto, per l’Europa ne sono previste solo 100.
Una scelta controversa
Però, parere personale, si sono spinti fin troppo in là. Ok non avere il sistema di infotainment: il focus è la guida. Ok la maggiore rumorosità: ci si sente più connessi con l’auto e con l’ambiente esterno. Guidare con il caldo che solo in un abitacolo chiuso si può generare (no, guidare in pista con i finestrini abbassati non s’ha da fare, dai), invece, è oggettivamente difficile da tollerare. Se la giornata è calda come quella che è capitata a me a Vallelunga, dopo 3 giri avrete già fatto l’equivalente di 3 saune.
Rivali molto difficili
E non è detto che fuori ci sia un bagno ghiacciato a disposizione. Ci sono, questo sì, alternative molto allettanti, vendute a cifre di poco inferiori o di poco superiori ai 50.000 euro tondi tondi della Type R Limited Edition. La Renault Megane RS Trophy 4Control, per esempio (46.000 euro, 20 CV in meno della Civic ma le ruote posteriori sterzanti). C’è anche la Volkswagen Golf R: 320 CV come la Civic, ma con il plus della trazione integrale.
Soprattutto, c’è la BMW Serie 2 Coupé, la 240i, quindi con motore 3 litri, 6 cilindri in linea. Certo, costa qualcosa in più, 53.500 euro, ma non “solo” ha 340 CV e 500 Nm di coppia, ma con i suoi 6 cilindri vanta appunto un’architettura ben più esclusiva. E, ciliegina sulla torta, è l’unica fra quelle menzionate, ad avere la trazione dalla parte giusta. Giusta per chi le auto le intende come strumento di piacere: al posteriore.
Telaio, motore, freni: come si comporta in pista
Prezzo e concorrenti dirette