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Honda VTEC: è giunta l’era del turbo

Evolvono i motori Honda: alla tradizionale fasatura e alzata variabile delle valvole vengono abbinate l’iniezione diretta di benzina e il turbocompressore. Debuttano un 3 cilindri 1.0 e i quadricilindrici 1.5 e 2.0. Quest’ultimo, da 280 cv, destinato a Civic Type R

La tecnologia VTEC (Variable Valve Timing e Lift Electronic Control) ha segnato un’era. Entrata nella storia dell’automobile, specie negli Anni ’90, per le elevate potenze specifiche (oltre 100 cv/litro) garantite dai propulsori aspirati nipponici – indimenticabile, a tal proposito, la Civic VTi 1.6 forte di 160 cv a 7.600 giri/min, 15,3 kgm a ben 7.000 giri ed entrata in azione del limitatore allo stratosferico regime di 8.200 giri –, ora cambia radicalmente. O meglio, guadagna un “accessorio” inimmaginabile sino ad alcuni anni fa: il turbo.

Il sistema mantiene alzata e fasatura variabile delle valvole, marchio di fabbrica VTEC, cui si abbinano l’iniezione diretta di benzina e, come accennato, la sovralimentazione mediante turbocompressore a gas di scarico. La nuova famiglia di propulsori verrà declinata in 3 cilindrate: 1.0, 1.5 e 2.0. Quest’ultima appannaggio di Civic Type R. Nel dettaglio, l’unità di minore cubatura è un 3 cilindri in linea, mentre i propulsori di 1,5 e 2,0 litri sono dei quadricilindrici. Tutti i motori VTEC Turbo rispettano la normativa antinquinamento Euro 6.

Il primo VTEC sovralimentato destinato a raggiungere l’Europa è il 2.0 da 280 cv. Destinato, come accennato, alla media Civic in versione sportiva Type R. Vettura che verrà svelata in veste definitiva durante il Tokyo Motor Show 2013.

 

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