ll Governo ha introdotto alcuni correttivi al sistema degli incentivi auto. Gli interventi sono stati proposti dal ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, e cercano di dare una scossa a un mercato dell’auto, in sofferenza ormai da diverso tempo.
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I correttivi introdotti tramite Dpcm vanno in due direzioni: da un lato prevedono un aumento del 50% per l’acquisto di veicoli nuovi a basse emissioni. Viene poi allargata la platea di chi può beneficiare degli incentivi auto, con l’introduzione delle persone giuridiche, cioè le aziende di noleggio auto, finora escluse del provvedimento.
Extrabonus del 50% per le auto a bassa emissione
Vediamo più in dettaglio il provvedimento e cosa cambia rispetto all’impianto originale. Chi ha reddito inferiore ai 30.000 euro, potrà usufruire di un incremento del 50% del contributo per l’acquisto di veicoli nuovi a basse emissioni inquinanti. Chi acquisterà una nuova auto con emissioni di anidride carbonica tra 0 e 20 g/km (auto elettriche) – senza rottamazione di una vecchia auto inferiore alla Classe Euro 5 – potrà usufruire di un contributo di 4500 euro (prima era pari 3000 euro). Il prezzo della nuova auto non deve però essere superiore a 35 mila euro (Iva esclusa). Il contributo con rottamazione di una vettura pre Euro 5 sale invece da 5000 a 7500 euro. Per i veicoli con emissioni nella fascia 21-60 g/km (auto ibride plug-in), l’incentivo senza rottamazione sale da 2.000 a 3.000 euro; con la rottamazione, passa da 4.000 a 6.000 euro. Per questo tipo di vetture il prezzo massimo non deve essere superiore a 45.000 euro. Riassumendo, ecco lo schema dei nuovi incentivi auto:
- Acquisto elettrica (0 e 20 g/km CO2) senza rottamazione: 4.500 euro
- Acquisto elettrica (0 e 20 g/km CO2) con rottamazione: 7.500 euro
- Acquisto ibrida Plug-in (21-60 g/km CO2) senza rottamazione: 3.000 euro
- Acquisto ibrida Plug-in (21-60 g/km CO2) con rottamazione: 6.000 euro
Al momento, secondo quanto riportato sul sito web del Mise dedicato agli incentivi auto, risultano ancora disponibili poco meno di 174 milioni di euro per le elettriche, rispetto ai 220 milioni stanziati , e un po’ meno 197 milioni per le ibride, rispetto ai 225 milioni iniziali.
Incentivi auto, ora sono anche per le società di noleggio
La seconda importante novità riguarda la possibilità per le persone giuridiche di accedere agli incentivi auto, finora escluse dal provvedimento. In particolare possono ottenere gli incentivi anche le “persone giuridiche che noleggiano le autovetture, purché ne mantengano la proprietà almeno per 12 mesi”. Una modifica chiesta a gran voce dalle associazioni di categoria; anche l’Unrae da tempo sollecitava dei correttivi per includere le società di noleggio e flotte aziendali nello schema degli incentivi auto, come “traino indiscusso della transizione ecologica nel mercato auto”. il presidente, Michele Crisci, ha parlato di “un intervento che va nella giusta direzione per il buon funzionamento dell’ecobonus. Grazie a questa misura si garantirà finalmente il pieno utilizzo dei fondi a disposizione e si scongiurerà un residuo a fine anno di oltre 300 milioni di euro”.