MIGLIORARE L’ITALIA CON LE STRADE
La definizione giuridico/tecnica che avete letto nella scheda precedente è stata redatta da Piero Puricelli. Ingegnere, a lui si devono, tra le altre cose, l’Autodromo di Monza e l’istituzione del corso di Specializzazione in Ingegneria Stradale al Politecnico di Milano. Più in generale, insomma, a Puricelli va dato atto di aver contribuito a creare, in Italia, una coscienza stradale.Ok, qualcuno obietterà che noi italiani non siamo automobilisti modello, ed è anche vero, ma pensate dove potesse trovarsi un Paese con 40.000 auto sulle strade. Tra l’altro è bene specificare che l’obiettivo di Puricelli e dell’Italia in questi anni non è tanto quello di aumentare il traffico veicolare in modo “acritico”, bensì quello di creare le condizioni affinché gli scambi commerciali, culturali e umani degli italiani siano più veloci e facili. Tornando a cose più pratiche, all’inizio del 1922 Puricelli presenta la sua relazione per “L’Autostrada dei Laghi” all’Automobile Club di Milano. Nel giro di poche settimane il Touring istituisce un Comitato apposito e, l’11 marzo del 1922, arriva l’approvazione all’unanimità il progetto per l’autostrada Milano Varese.