Elettrificazione. È questa la parola d’ordine per le Case automobilistiche: quanto siano convinte non si sa (anzi, lo sappiamo: il capo supremo di Jeep, Carlos Tavares, non lo è per niente), ma la legge non concede scampo. Se vuoi stare sul mercato un aggeggio elettrico in supporto o in sostituzione del motore a benzina o a gasolio lo devi mettere. Una regola cui non puoi sfuggire nemmeno se ti chiami Ferrari, figurarsi se ti chiami Jeep. E Jeep ha appena raddoppiato – affiancando il full hybrid al plug-in hybrid – in attesa di fare tripletta con il nuovo modello 100% elettrico atteso nel 2023. Ma andiamo con ordine e concentriamoci su Renegade e-Hybrid e Compass e-Hybrid.
Può andare solo in elettrico, ma per piccoli tratti
Full hybrid, dunque. Per chi ancora non lo sapesse, questo significa che nella gamma di elettrificazione di Jeep, e-Hybrid è al livello più basso; comunque più in alto, sia chiaro, del mild hybrid oggi ormai diffusissimo. In altre parole, non è un ibrido buono soprattutto per abbattere le emissioni e i consumi sulla carta più che nella realtà (sto parlando del mild e del micro hybrid). No, Renegade e Compass e-Hybrid, seppur per brevi tratti, a bassa velocità e sfiorando il pedale dell’acceleratore, possono viaggiare in modalità 100% elettrica.
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Quando vanno in elettrico nella guida di tutti i giorni
Per capirci, Renegade e Compass e-Hybrid consentono di parcheggiare con il motore 1.5 turbo benzina spento, così come di non inquinare (non a livello locale) nel lento incedere del traffico. Ancora, gli elettroni si prendono la scena nella primissima fase della partenze da fermo. Questo non accade quando il guidatore preme a fondo il pedale del gas: la richiesta di massima potenza, infatti, può essere soddisfatta solo con la cooperazione dei due motori.
La batteria è posizionata dove non dà fastidio
Spesso, le ibride full – e ancor di più le plug-in – richiedono un piccolo sacrificio in termini di capacità di carico. Non Renegade e Compass e-Hybrid. Un po’ perché la batteria è piccola (capacità di 0,8 kWh), un po’ perché gli ingegneri le hanno trovato spazio sotto al tunnel centrale, tra i sedili anteriori, e così non ruba spazio al bagagliaio. Dal punto di vista del funzionamento, la rigenerazione della batteria è compito del sistema elettronico, che in frenata e in decelerazione “converte” il motore elettrico primario in generatore di energia (un po’ come la dinamo della bicicletta).
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