Ha avuto successo. Ed è divenuta una delle protagoniste del settore delle SUV compatte, al punto da ottenere il titolo di Kia più venduta in Europa. Decisamente spaziosa e confortevole, complici le sospensioni tendenzialmente cedevoli che favoriscono l’assorbimento delle asperità, predilige la guida rilassata, priva di forzature. Nel misto stretto si difende grazie al peso contenuto in 1.525 kg, mentre lontano dall’asfalto non nutre velleità – a causa principalmente della limitata escursione delle sospensioni e degli angoli di attacco, dosso e uscita non molto generosi – sebbene sia dotata della trazione integrale con possibilità di blocco del differenziale centrale. Da non perdere il cambio automatico a 6 rapporti del tipo mediante convertitore di coppia (2.000 euro), dolce e progressivo negli innesti. È la scelta ideale in abbinamento al 2.0 td common rail da 136 cv. Il recente restyling ha portato in dote una maggiore ricchezza degli interni – sono disponibili un impianto stereo premium, la corona del volante riscaldabile e una nuova strumentazione con display TFT da 4,2 pollici – così come lo sterzo a servoassistenza elettrica variabile in funzione di tre programmi di marcia (Normal, Comfort e Sport). Quest’ultima evoluzione particolarmente gradita, in quanto il feeling garantito dall’unità precedente era tutt’altro che proverbiale. Debuttano, infine, inediti rivestimenti fonoassorbenti, supporti antivibrazioni per trasmissione e sospensioni nonché un’evoluzione dell’ESP che permette all’elettronica di tenere conto della presenza del rimorchio.