Avversaria diretta di Audi Q3 e Bmw X1, la crossover della Stella è lunga 4,42 metri – vale a dire 12 cm più corta della “sorella” GLK – e disponibile sia in configurazione 2WD sia con la più recente versione della trasmissione integrale 4Matic che consente di ripartire la coppia motrice in modo completamente variabile tra gli assali in funzione delle condizioni di marcia e aderenza. Sviluppata sulla medesima piattaforma di Classe A, B e CLA, è disponibile con due quadricilindrici in linea turbocompressi a iniezione diretta di benzina: 1.6 (GLA 200) e 2.0 (GLA 250) da, rispettivamente, 156 cv e 250 Nm (25,5 kgm) oppure 211 cv e 350 Nm (35,7 kgm). Due le varianti td common rail, entrambe di 2.143 cc: 200 CDI da 136 cv e 300 Nm (30,6 kgm) oppure 220 CDI da 170 cv e 350 Nm (35,7 kgm). Quale motore scegliere? Il 2.0 turbo benzina da 211 cv in abbinamento alla trazione anteriore. Binomio che, a fronte di consumi più che accettabili – promette una percorrenza media di 16,7 km/l – esalta il carattere sportiveggiante della crossover di Stoccarda, più simile nella guida a una berlina che a una SUV. Un comportamento brillante favorito dalla trasmissione a doppia frizione a 7 rapporti (di serie per GLA 250), dallo schematismo delle sospensioni tipo McPherson all’avantreno e Multilink al retrotreno – configurazione decisamente “stradale” – e dalla taratura poco cedevole di molle e ammortizzatori. La capienza del bagagliaio, compresa tra 421 e 1.245 litri, è inferiore alla media, ma GLA si riscatta grazie al reparto sicurezza decisamente curato che prevede monitoraggio della stanchezza del conducente, avvisatore di collisione imminente, frenata automatica d’emergenza, segnalazione d’ostacolo in corrispondenza dell’angolo di visuale cieco e mantenimento della corsia di marcia.