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Giulia sì, Giulia no: Alfa Romeo al bivio

La berlina media del rilancio del Biscione dovrebbe debuttare a giugno 2015. Regna l’incertezza sul nome: la storica denominazione Giulia sembra non avere sufficiente appeal per il mercato USA.

Dovrebbe debuttare a metà 2015; più precisamente a giugno. E questa è l’unica certezza. Dovrebbe chiamarsi Giulia. E questo non è affatto scontato! La berlina del rilancio Alfa Romeo – prima stella di un attacco a tre punte destinato a rinverdire i fasti del Biscione nel quinquennio 2014/2018 – si scontrerà con vetture blasonate quali Audi A4, BMW Serie 3 e Mercedes-Benz Classe C.

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Erede della 159, dovrebbe distinguersi profondamente da quest’ultima per la trazione posteriore anziché anteriore, la possibilità di adottare le 4WD, i motori definiti “by Ferrari” e, quale top di gamma, la versione GTA dotata del V6 3.0 biturbo a iniezione diretta di benzina derivato dalla Maserati Ghibli, portato a 500 cv e abbinato a una trasmissione a doppia frizione.

La gamma dei propulsori verrà completata dal 1.750 turbo benzina della 4C nonché dai V6 td VM appannaggio delle “cugine” del Tridente Ghibli e Quattroporte. Giulia, però, potrebbe… non chiamarsi Giulia. Pare che i vertici dell’Alfa Romeo e del Gruppo FCA stiano riflettendo in proposito. Le grandi aspettative rivolte al mercato statunitense – 150.000 esemplari l’anno – sconsiglierebbero lo storico nome, caro al Vecchio Continente ma non altrettanto affascinante negli States.

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Il percorso di rilancio del marchio di Arese prevede otto nuovi modelli entro il 2018; alla Giulia, o come si chiamerà la berlina media, faranno seguito, a breve distanza, una SUV media e un’ammiraglia.

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