fbpx

Ford F-150 MY15: working class hero

Si rinnova l’iconico pick-up dell’Ovale. Best seller negli States, adotta un “piccolo” V6 2.7 biturbo EcoBoost a iniezione diretta di benzina. Pensionato il V8 6.2 da 411 cv. Il nuovo telaio in acciaio e la carrozzeria in alluminio portano in dote un alleggerimento di 320 kg

Non sono come noi. Ma si avvicinano a noi. Negli States la parte del leone nelle vendite del 2013 è stata appannaggio dei pick-up, più precisamente della categoria half-ton, cui teoricamente apparterrebbero i veicoli con capacità di carico prossima o non troppo superiore a 500 kg, mentre nella realtà vi rientrano tutti i modelli dalle dimensioni più “umane”. Un tempo mossi da propulsori la cui cubatura farebbe invidia a un rimorchiatore, oggi conoscono, loro malgrado, il downsizing. Pur restando degli alieni per l’Europa, dove eccedere i 2.000 cc resta tabù, ora esplorano motorizzazioni meno estreme sotto il profilo sia della cilindrata sia dei consumi.

Primo fra tutti l’inossidabile Ford F-150. Icona del Made in Usa. A 2 o 4 ruote motrici, costituisce per la Casa dell’Ovale Blu uno dei modelli di punta. Cruciale a livello sia d’immagine sia di volumi di vendita: basti pensare che lo scorso anno la Factory di Dearborn ha venduto in media un F-150 ogni 41 secondi. Un tempo mosso da un V6 3.7 24V aspirato a benzina da 302 cv e 38,4 kgm oppure, concessione alla modernità, da un V6 3.5 biturbo 24V a iniezione diretta di benzina da 365 cv e 58,1 kgm (confermato), oggi beneficia di un’inedita motorizzazione facente parte della famiglia EcoBoost e pertanto caratterizzata da fasatura variabile, iniezione diretta e sovralimentazione mediante due turbocompressori. Si tratta, nel dettaglio, di un V6 2.7 con tecnologia Start&Stop, cui si affianca un inedito V6 3.5 aspirato.

Propulsori “entry level”, si fa per dire, che fanno da corollario al possente V8 5.0 32V. Va invece in pensione il ciclopico V8 6.2 16V da 411 cv e 60,0 kgm, top di gamma per il vecchio modello. La versione 2015 porta inoltre in dote un telaio a traverse e longheroni più rigido e il debutto della carrozzeria in alluminio. Soluzioni che garantiscono un “dimagrimento” di 320 kg (!) rispetto al passato. Un tenue palliativo, dato che parliamo di giocattoli di oltre 3.000 kg con interasse degno del Golden Gate Bridge (minimo 3,10 m), cambio automatico a 6 rapporti, capacità di traino superiore a 5.000 kg e percorrenze medie, pur optando per il “parco” 3.5 V6 EcoBoost, nell’ordine degli 8,1 km/l…

 

Articoli correlati
Nuova Citroën C3 Aircross, sarà più lunga e anche a 7 posti
Prova MG3 Hybrid+ - Ok, il prezzo è giusto (e non solo quello)
I motori alla Milano Design Week 2024