ML, M e ora… GLE. Dopo la presentazione al Salone di Detroit della crossover sportiveggiante GLE Coupé, Mercedes-Benz celebra l’auto show di New York con un profondo restyling della SUV M.Il frontale rivisto, il layout della plancia modificato sulla falsariga di Classe C, vale a dire adottando l’evocativo display centrale stile tablet, e l’introduzione del sistema Dynamic Select costituiscono i cambiamenti più rilevanti rispetto al passato. Dynamic Select che, nello specifico, porta in dote la possibilità di scelta tra 6 programmi di marcia – Comfort, Slippery, Sport e Individual, cui si aggiungono per le versioni a trazione integrale le modalità Offroad e Offroad+, foriere di un rialzo dell’assetto legato all’azione delle molle pneumatiche – adattandovi la taratura dell’elettronica, della servoassistenza dello sterzo, delle sospensioni, l’erogazione del propulsore e i punti d’innesto della trasmissione automatica. In aggiunta, le versioni iper performanti AMG beneficiano del setup Sport+ che influisce anche sulla gestione del differenziale posteriore sportivo.La novità più eclatante in materia di motorizzazioni è rappresentata dal debutto della prima M – pardon, GLE – ibrida plug-in. GLE 500e 4Matic può contare complessivamente su 442 cv e 650 Nm di coppia sprigionati dall’abbinamento del V6 3.0 biturbo a iniezione diretta di benzina BlueDIRECT con un’unità elettrica dotata di batterie al litio ricaricabili mediante una comune presa domestica. Grazie al cambio automatico a 7 marce 7G-Tronic, la SUV tedesca percorre mediamente 30,3 km/l e vanta un’autonomia di 30 km in modalità a zero emissioni. All’esatto opposto della gamma spiccano le versioni AMG, dotate del noto V8 biturbo 32V da 5,5 litri a iniezione diretta di benzina proposto negli step da 557 cv e 700 Nm (GLE 63 4Matic) oppure da 585 cv e 760 Nm (GLE 63 S 4Matic), cui si accompagnano la trazione integrale permanente – che ripartisce i kgm prevalentemente al retrotreno – e la trasmissione automatica a 7 rapporti 7G-Tronic Speedshift Plus AMG con comandi al volante e funzione di “doppietta” automatica in scalata, così da scattare da 0 a 100 km/h rispettivamente in 4,3 e 4,2 secondi.Il resto della gamma motori rispecchia quanto a disposizione della “vecchia” M. Tra i benzina, l’entry level – si fa per dire – è il noto V6 3.0 biturbo a iniezione diretta (GLE 400), accreditato di 333 cv e 11,4 km/l (in precedenza 10,9 km/l), affiancato dal poderoso V8 4.6 biturbo da 435 cv (GLE 500). Confermati senza variazioni – fatta eccezione per i consumi mediamente ridotti del 17% – i td: GLE 250 BlueTEC è mossa dal 4 cilindri 2.1 td common rail con tecnologia di sovralimentazione a doppio stadio – ovvero mediante due turbine di diverse grandezze collegate in serie – nello step da 204 cv, mentre GLE 350 BlueTEC adotta il V6 3.0 td da 258 cv. La 250 BlueTEC verrà proposta anche in configurazione 2WD, vale a dire con la sola trazione posteriore. Le td adottano il nuovo cambio automatico a 9 rapporti 9G-Tronic in sostituzione della precedente unità a 7 marce 7G-Tronic, confermata per le GLE a benzina. Da tradizione, ridotte e blocco dei differenziali sono opzionali e inclusi nel pacchetto On&Offroad.