In origine fu la Golf a beneficiare della sigla GTE. Ora è tempo della Passat in configurazione sia berlina sia wagon. Una denominazione che porta in dote la propulsione ibrida plug-in; vale a dire che le batterie agli ioni di litio del motore elettrico possono essere ricaricate anche mediante la rete domestica.Percorre sino a 50 km a zero emissioni, è a trazione anteriore e può contare su di una potenza complessiva di 218 cv a fronte di una percorrenza media di 50 km/l. Il Santo Graal è stato trovato! La base meccanica è la medesima della citata Golf GTE: il noto 4 cilindri 1.4 TSI (turbo a iniezione diretta di benzina) da 156 cv viene abbinato a un’unità elettrica sincrona trifase a magneti permanenti – integrata nella scatola del cambio – da 116 cv e 330 Nm. Ne derivano, quando i due sistemi lavorano congiuntamente, 218 cv e 400 Nm di coppia. La trasmissione è a tripla frizione – un classico cambio a doppia frizione al quale si aggiunge la frizione di separazione dell’unità termica dalla catena cinematica – DSG a 6 rapporti e contribuisce uno scatto da 0 a 100 km/h in 8,0 secondi. Una prestazione degna del massimo rispetto, dato che, per fare meglio in gamma, è necessario optare per la versione biturbo diesel da 240 cv, accreditata di “solo” 18,9 km/l. Passat GTE offre quattro modalità di marcia: E-Mode, Hybrid, Battery Charge e GTE, votate rispettivamente all’avanzamento a zero emissioni, all’azione congiunta dei sistemi propulsivi, alla ricarica delle batterie e alle prestazioni.Caratterizzate da un allestimento specifico, Passat e Passat Variant GTE possono contare su fari a LED, riconoscimento della stanchezza del guidatore, frenata anti collisione multipla, controllo perimetrale Front Assist con frenata d’emergenza, sensori pioggia e di parcheggio, listelli cromati lungo i finestrini e sedili comfort. Non manca un display touchscreen da 6,5 pollici, mentre optando per il sistema d’infotainment Discover Pro è possibile beneficiare di uno schermo più grande (da 8,0”). Sono costantemente consultabili le informazioni in merito all’autonomia e al livello d’energia delle batterie, così da programmare istantaneamente la navigazione satellitare in funzione della carica residua e della presenza o meno di colonnine di ricarica lungo il tragitto. La rigenerazione delle celle richiede 4 ore e un quarto mediante una comune presa domestica, che diventano 2 ore e mezza sfruttando la wallbox da 3,6 kW offerta da Volkswagen.