Una station wagon più potente di una Lamborghini Huracan (la base, ok, ma pur sempre di una Lamborghini si tratta): poteva essere solo un’Audi. E precisamente la RS 6, la più esasperata delle RS con carrozzeria familiare e anche la più amata dagli appassionati di questo genere di vetture. A Ingolstadt hanno tirato fuori la bellezza di 600 cv e 800 Nm di coppia dal 4.0 V8 biturbo che scalpita nel cofano anteriore in posizione longitudinale, senza dimenticare un profondo rinnovamento tecnico e stilistico dell’auto.
Quattro ruote sterzanti
Ormai sono una costante, nel Gruppo Volkswagen e non solo: le 4 ruote sterzanti a controllo elettronico. Capaci di esaltare l’agilità alle basse velocità, quando le ruote posteriori girano dalla parte opposta rispetto a quelle anteriori, fino a un massimo di 5°, e la stabilità alle alte, con tutte e quattro le ruote che girano dalla stessa parte. Di serie per la nuova RS 6 Avant è previsto lo sterzo progressivo, più diretto all’aumentare dell’angolo di sterzata.
Sospensioni attive, per mettere d’accordo comfort e sportività
Le sospensioni sono a cinque bracci, con questi ultimi realizzati in massima parte in alluminio. Di serie sono previste le Adaptive Air suspension RS, con ammortizzatori regolabili. Grazie al nuovo modulo pneumatico che garantisce una maggiore rigidità, se si opta per il pacchetto Dynamic plus è possibile per la prima volta su questo modello sfondare il muro dei 300 km/h, arrivando a 305 km/h di velocità massima.
Sospensioni RS per chi non accetta compromessi
In alternativa alle sospensioni pneumatiche di serie, si può avere l’assetto sportivo RS plus con Dynamic Ride Control (DRC), più leggero. In questo caso le molle sono in acciaio e gli ammortizzatori offrono tre tarature. Gli ammortizzatori lungo un lato dell’auto sono vincolati con quelli collocati diagonalmente all’opposto (anteriore destro e posteriore sinistro, per esempio) grazie a un circuito a due vie. In curva e nei trasferimenti di carico viene generato un flusso d’olio che provoca un ulteriore smorzamento, che modifica compressione ed estensione della sospensione, a vantaggio sia della stabilità sia dell’agilità dell’auto. Tale compensazione è idraulica, estremamente rapida e non fa ricorso all’elettronica.
Un cuore grande così. Che sa farsi “piccolo”, se serve
Il V8 biturbo non è solo potenza e coppia allo stato puro, rispettivamente con 600 cavalli e 800 Nm: grazie alla rete di bordo da 48 Volt può offrire l’alternatore-starter azionato a cinghia (RSG), che costituisce il cuore del sistema mild-hybrid (MHEV). In decelerazione e frenata possono essere recuperati sino a 12 kW di potenza. Energia che viene stoccata in una batteria agli ioni di litio, da cui viene successivamente veicolata ai dispositivi integrati nella rete di bordo. Inoltre, fra 55 e 160 km/h, quando il guidatore rilascia il pedale del gas l’Audi RS 6 Avant avanza per inerzia “in folle”, o veleggia a motore spento per un massimo di 40 secondi. Sempre nell’ottica della massima efficienza, la tecnologia COD (cylinder on demand) disattiva i cilindri 2,3, 5 e 8 ai carichi medi e ridotti. Non appena viene premuto con decisione il pedale dell’acceleratore, i cilindri “spenti” tornano attivi.L’Audi drive select permette di scegliere tra sei programmi: i noti comfort, auto, dynamic, efficiency e le nuove modalità specifiche RS, a configurazione libera e chiamate RS1 ed RS2, con attivazione diretta tramite il tasto RS Mode sul volante. L’Audi drive select modifica erogazione del motore,logica di gestione del cambio, servoassistenza dello sterzo, assetto, differenziale sportivo, tonalità di scarico e rendimento del climatizzatore. Con il programma RS2 è possibile gestire il controllo elettronico della stabilità (ESC).
Trazione quattro “vera”
La trasmissione integrale è di tipo “quattro” con tre differenziali. Di base il differenziale centrale autobloccante invia il 60% della coppia dietro e il 40% davanti. Se si verificano perdite d’aderenza la maggior parte della spinta viene inviata all’assale che gode di maggior grip. Si può arrivare fino a un massimo del 70% all’avantreno e dell’85% al retrotreno.
Inconfondibilmente RS dentro e fuori
Dell’Audi A6 “normale” resta pochissimo: portiere anteriori, tetto e portellone. Tutto il resto della carrozzeria si avvale di componenti specifici RS. Le carreggiate sono più ampie di ben 80 mm, con passaruota generosamente maggiorati. Non mancano gruppi ottici derivati dalla A7 Sportback, più sottili, un single frame più ampio con griglia a nido d’ape a effetto tridimensionale in nero lucido e tanti altri dettagli che rendono davvero caratteristico questo modello. Dentro sono soprattuto i sedili, avvolgenti e (quelli anteriori) con poggiatesta integrati e il volante, insieme ai rivestimenti e ai materiali scelti per le finiture a fare di questa familiare un’autentica “hyperwagon”. L’auto arriverà nel primo trimestre 2020 e per la prima volta sarà venduta anche in Nord America, allargando presumibilmente la già vasta platea di fans.