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Prova BMW X1 1.5 136 CV, quanto è migliorata? [VIDEO]

Il motore è piccolo solo sulla carta. Anzi, forse questa è una delle configurazioni più azzeccate per il SUV BMW “entry level”, soprattutto per chi vive in città

Dall’alto dei 2,7 milioni di unità vendute dal 2009 al 2022, la BMW X1 è un’auto importantissima per BMW a livello globale. Diventa cruciale, quasi fondamentale, per BMW Italia: nel nostro Paese, nel periodo 2016/2021, un’auto su quattro venduta dal marchio tedesco è una X1, che è anche – ovviamente – la BMW più venduta in assoluto. Per la cronaca, l’Italia è anche il terzo Paese al mondo, insieme a UK, per questa macchina, dietro solo a Germania e USA, mercati ben più grandi in termini assoluti. Tutto questo per dire che non deve stupire la mole di novità introdotta da BMW per la terza generazione di X1. Un’auto che abbiamo provato con motore 1.5 tre cilindri turbo benzina da 136 CV, abbinato al cambio automatico e alla trazione anteriore. Una scelta voluta, perché si tratta di un’auto per la famiglia, da usare spesso in città: il Diesel è quindi meglio evitarlo e le versioni più ricche e potenti forse sono “eccessive”, dato che si parte comunque da 39.700 euro.

Più grande, innanzitutto

Come quasi sempre accade, la nuova BMW X1 cresce nelle dimensioni e tocca ora i 450 cm in lunghezza (+6 cm), i 185 cm di larghezza (+3 cm) e i 164 cm di altezza (+3 cm); 269 cm il passo (+2 cm). L’aumento delle dimensioni corrisponde a un’accresciuta abitabilità, soprattutto per chi siede dietro; la capacità di carico passa da 505 a 540 litri in configurazione 5 posti. Già che siamo dentro, parliamo di infotainment perché il passo avanti è probabilmente più grande di quello compiuto all’esterno.

Ambiente ultra moderno

Se sulla seconda generazione di X1 c’erano un quadro strumenti in parte digitale e in parte analogico e una presenza massiccia di comandi fisici, sul nuovo modello spiccano due grandi schermi quasi curvi, mentre i tasti sono ridotti al minimo e sparisce – dopo oltre 20 anni dal debutto – il rotore centrale per navigare tra le varie funzioni del sistema di infotainment. 

prova BMW X1 - plancia

La sensazione appena si sale sulla X1, devo ammetterlo, non è quella di trovarsi su una BMW, perché è tutto “troppo piatto”, l’abitacolo non è avvolgente come tradizione della Casa di Monaco. Poco male, diciamocelo. Questo è un SUV “trasversale” che non nasce per tenersi stretti i clienti della Serie 3 anni Novanta ma per soddisfare clienti di ogni genere, che alla plancia rivolta verso il guidatore preferisce lo schermo curvo HD e la connettività a 360°. La qualità, quella sì, è da BMW dei tempi migliori, sia per quello che riguarda i materiali sia per la cura delle finiture.

“Più BMW” da guidare che da vedere

Vista da fuori, vista da dentro, lette le innumerevoli funzionalità online, della BMW X1 si potrebbe pensare tutto ma non che sia un’auto bella da guidare. Invece, iniziano le curve e arriva la piacevole sorpresa: la X1 è probabilmente il C-SUV più appagante tra le curve, anche con il motore meno potente della gamma, il 1.500 cc turbo tre cilindri da 136 CV, a benzina, abbinato al cambio automatico a doppia frizione e sette rapporti. Non c’è un aspetto che spicca sugli altri, è l’equilibrio di tutti gli elementi a rendere gradevole la nuova BMW X1. I limiti di tenuta sono elevati, i cambi di direzione sono rapidi nonostante un assetto non troppo rigido e lo sterzo è rapido il giusto, nel senso che basta poco angolo di volante per inserire l’auto in curva ma non è troppo diretto.

Buono ma migliorabile il comfort

Soprattutto, però, un’auto come la nuova BMW X1 deve badare al comfort. Non è un mistero, del resto, che i C-SUV abbiano preso il posto che una volta era delle station wagon e delle monovolume. A proposito: in Casa BMW c’è un’ottima MPV che condivide molto con la X1, la Serie 2 Active Tourer, della cui prova qui sotto trovate il link. Tornando a noi: la nuova BMW X1 se la cava bene, anche se il motore non è  insonorizzato al meglio, soprattutto ai bassi regimi in accelerazione, situazione nella quale emerge anche qualche vibrazione tipica di ogni tre cilindri. A velocità autostradali è invece qualche fruscio aerodinamico zona montanti a limitare il comfort di marcia. Irreprensibile invece il lavoro delle sospensioni, sia che si tratti di buche secche, sia di avvallamenti.

Leggi anche: BMW Serie 2 Active Tourer, la prova su strada

Prezzi da 40.000 euro

Le BMW non sono mai state regalate e, indovinate un po’, la nuova X1 non fa eccezione: si parte dai 39.700 euro della sDrive 18i da 136 cavalli. Attacca invece a 42.900 euro la sDrive 20i, quindi ancora a trazione anteriore ma con 170 cavalli, mentre la xDrive 23i – 204 cavalli e trazione integrale – ha prezzi a partire da 48.200 euro. Le Diesel? Vanno dai 41.700 euro della sDrive 18d (150 cavalli) ai 53.750 euro della xDrive 23d in allestimento MSport. 

C’è poi l’ibrida plug-in, la 25e xDrive, forte di 245 cavalli e della trazione integrale ottenuta tramite il posizionamento del motore elettrico sull’asse posteriore; da 49.900 euro. Non vi basta? Ecco la 30e xDrive, stessa tecnologia plug-in ma potenza di 326 cavalli, prezzi da 52.300 euro. Si parte da 57.200 euro invece nel caso della iX1, ovvero l’elettrica da 313 CV e oltre 400 km di autonomia dichiarata.

prova nuova BMW X1 - fiancata

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