I giapponesi sono avanti. Luogo comune o verità? Se si guarda alle auto, più precisamente al segmento B, verrebbe da dire che si tratta di un dato di fatto. Le uniche due proposte con sistema di trazione ibrido in quella fascia di mercato, infatti, vengono proprio dal Sol Levante. Una è la Toyota Yaris (in vendita verso giugno 2020) – prima in assoluto in ordine cronologico e per volumi di vendite – l’altra è la Honda Jazz (in vendita a metà 2020). Entrambe sono appena state lanciate. La prima ad Amsterdam qualche giorno fa, la seconda al Tokyo Motor Show da poche ore.
Sportività contro “piccola MPV”
Se Jazz e Yaris hanno in comune il fatto di essere ibride, stilisticamente non potrebbero essere più diverse. In Honda sono infatti rimasti fedeli all’impostazione classica di questo modello, ovvero con la carrozzeria che, di fatto, ha le forme di una piccola monovolume. Facilmente intuibili i vantaggi in termini di abitabilità e capacità di carico. Interessante poi l’introduzione della versione Crosstar, ovvero “suvvizzata”. Anch’essa ibrida, è più alta da terra ed è dotata di una mascherina anteriore più grande e “classica”, barre longitudinali sul tetto e interni con tessuti impermeabili. All’opposto Yaris, che mai come con quest’ultima generazione strizza l’occhio alla sportività. Come? Con un’inclinazione netta dei montanti posteriori e una carrozzeria muscolosa.
Ibrido contro ibrido
Purtroppo, Honda ha rilasciato ben poche informazioni sul sistema ibrido che muove la Jazz. Non sappiamo dunque se ha qualcosa in comune con quello della CR-V. Sappiamo solo che la versione si chiamerà e:HEV e che sarà anche l’unica disponibile sul mercato giapponese. Molto più dettagliate le informazioni relative all’Hybrid di Toyota. Il motore a benzina è un 3 cilindri di 1,5 litri dotato di fasatura variabile e caratterizzato dal ciclo Miller, capace di garantire un’efficienza del 40% (molto alta per un benzina). Il supporto lo fornisce un motore elettrico collegato a nuove batterie, al litio e più leggere del 27% rispetto a quelle della vecchia Yaris, che erano al nichel-metallo idruro. La trasmissione è sempre la e-CVT, più piccola però del 9%. Toyota promette un aumento di potenza pari al 15% e di un abbattimento del 20% dei consumi.
Tutti a bordo
Le misure precise ancora non le abbiamo e non ci siamo nemmeno saliti. Se dovessimo scommettere su quale delle due sia più spaziosa punteremmo sulla Jazz. Per le sue forme, già citate sopra. E perché è stata progettata proprio con questo scopo. Un esempio è il serbatoio della benzina posizionato al centro della scocca, sotto i sedili anteriori. In questo modo i progettisti sono riusciti a conservare la praticissima soluzione dei sedili posteriori pieghevoli e ribaltabili (foto qui sopra). Non solo: i sedili anteriori della Jazz sono più larghi e con un’inedita struttura interna “a tappetino” pensata per migliorare il comfort. Quanto alla Yaris, l’adozione del pianale TNGA (nella variante più piccola) ha permesso di montare i sedili più in basso, in modo che lo spazio per la testa non dovrebbe diminuire, nonostante l’altezza della carrozzeria cali di 4 cm.
A tutto hi-tech
Capitolo infotainment: la Yaris ha un nuovo schermo, più reattivo al tocco e posizionato a sbalzo sulla parte alta della plancia. Tra le funzionalità offerte, Android Auto e Apple CarPlay, ma anche l’head up display e il Toyota Safety Sense, di serie per tutti gli allestimenti: fra gli altri sistemi comprende il mantenimento in corsia e il regolatore di velocità adattativo con funzione di arresto e ripartenza nel traffico. Quanto alla Jazz, molto interessante la possibilità di controllare le schermate a scorrimento, come sullo smartphone, e l’integrazione, per la prima volta senza cavo, di Android Auto e Apple CarPlay. Honda, infine, non è seconda a nessuno se si parla di sistemi di assistenza alla guida.Ecco dunque la versione più evoluta dell’Honda Sensing, con telecamera ad ampia visuale ed HD che riconosce la segnaletica stradale e l’ambiente attorno all’auto. Ci sono poi la frenata automatica d’emergenza con riconoscimento pedoni e ciclisti – anche al buio – mentre il cruise control adattivo funziona anche a bassa velocità in coda in tandem con il mantenimento corsia.