Per Skoda è un modello di importanza fondamentale: è il più venduto della sua storia, con oltre 6,5 milioni di esemplari. Ora che la gamma si è allargata a ben tre SUV – Kamiq, Karoq e Kodiaq – l’Octavia sarà sicuramente meno “centrale” per il marchio ceco, ma resta comunque strategico. Ecco perché, per la quarta generazione, il lavoro è stato maniacale e, in un certo senso, segna una svolta.
Ogni cosa al tempo giusto
Non è un mistero che per molti anni Skoda abbia dovuto combattere contro qualche pregiudizio legato al periodo precedente all’ingresso nel Gruppo Volkswagen. Soprattutto in mercati come il nostro, ci ha messo un po’ per affermarsi come merita. Ora che il processo si può dire completato, si può finalmente “riscuotere” anche in termini di design.
Quasi una berlina-coupé
Ecco dunque linee ben più emozionali di prima, che vedono una distinzione meno netta fra lunotto e terzo volume della carrozzeria, a disegnare un profilo che ricorda molto da vicino quello delle berline coupé. Non da poco il lavoro effettuato sul design del frontale, che presenta fari e mascherina dalla forma più schiacciata, mentre il passo (anche se non abbiamo dati a disposizione) è sicuramente più lungo, a favore della sensazione di compattezza, pur a fronte di un presumibile aumento della lunghezza.
La solita razionalità
Se siete già clienti Octavia e state aspettando questa nuova generazione, non temete: le nuove linee non hanno intaccato, a detta di Skoda, le proverbiali doti di abitabilità e capacità di carico dell’auto.