Manca ancora molto tempo al Salone di Francoforte, che si terrà a settembre, ma c’è già chi ha testa rivolta alla kermesse tedesca. Si tratta di Opel, che sfrutterà il fattore campo favorevole per svelare un’importante novità. E’ la nuova Grandland X, terzo modello della stirpe X, dopo la Mokka e la Crossland. Rispetto a queste ultime, la nuova arrivata è più lunga di una ventina di centimetri e va quindi a posizionarsi un gradino sopra, nella mischia delle SUV di segmento C. Metro alla mano le misure di lunghezza, larghezza e altezza sono rispettivamente di 4.477 mm x 1.844 x 1.636, con un passo invece di 2.675.
Da un punto di vista estetico, la Opel Grandland X mostra un chiaro family feeling con gli altri recenti modelli di Rüsselsheim. Il DNA di famiglia si vede nei motivi cromati della mascherina, nei fari con doppia fila di LED e con eventuale tecnologia AFL e nella tipica nervatura a forma di lama che segna la fiancata. A dare invece una connotazione fuoristradistica sono invece le protezioni per la parte bassa della carrozzeria, con quella posteriore che ingloba anche i terminali di scarico. L’ultima annotazione nel giro perlustrativo esterno è per il montante posteriore, che mette ben in risalto l’eventuale scelta della carrozzeria bicolore, con tetto nero. L’abitacolo segue a sua volta uno stile tipicamente Opel, con la plancia che si sviluppa in modo lineare e con un motivo a mezzaluna attorno allo schermo del sistema d’infotainment. Quest’ultimo può vantare il sistema IntelliLink e permette di connettere gli smartphone, che sulla Grandland X possono essere ricaricati senza bisogno di cavi.
Parlando di tecnologia, su questa Opel si può trovare tutto quanto oggi disponibile nella categoria, oltre all’ormai immancabile sistema di assistenza da remoto OnStar. Si va dunque dal cruise control adattativo alla frenata automatica con riconoscimento dei pedoni passando per il rilevatore di stanchezza, le telecamere con vista a 360° attorno alla macchina, gli abbaglianti automatici e il parcheggio assistito. Quanto gamma motori, non serve la sfera di cristallo per ipotizzare che sotto il cofano sia destinati a finire le stesse unità che compongono il listino Astra. Per il momento non si parla di trazione integrale bensì di Grip Control, con cinque modalità di funzionamento per l’elettronica di bordo, compreso l’eventuale cambio automatico.