Seduta e sterzo
Per individuare la seduta ottimale in funzione dell’altezza di ciascuno è sufficiente prendere a riferimento l’estensione della gamba sinistra in condizione sia di riposo – quindi con il piede appoggiato lungo la parte interna del passaruota – sia con la frizione a fondo corsa, oltre a quella della destra a pedale del freno premuto; nei primi due casi, il ginocchio deve rispettivamente trovarsi mediamente piegato, senza che la caviglia vada incontro a indolenzimenti, e al tempo stesso non deve presentarsi difficoltà alcuna nel portare il pedale a contatto con la scocca della vettura, mentre nel secondo frangente l’articolazione deve sì risultare distesa, ma mantenendo un’angolazione tale (circa 120°) da evitare che, in caso d’emergenza, l’arto si trasformi in una linea retta.
Se tamponati, infatti, questa condizione porterebbe a scaricare l’urto integralmente sul bacino.La regolazione dell’inclinazione dello schienale e della profondità dello sterzo avviene successivamente alla definizione della seduta ed è legata all’estensione degli arti superiori di ciascuno: le braccia, una volta impugnato il volante, devono risultare moderatamente flesse, mentre spalle e schiena restano aderenti al sedile.