Cuore, anima e corpo la distinguono da un’anonima 508 SW. La ricetta è tanto semplice quanto efficace: abbinare un propulsore td da 163 cv e 30,6 kgm a un’unità elettrica da 37 cv e 20,4 kgm. Binomio arricchito dalla trasmissione robotizzata a 6 rapporti. Il 4 cilindri di 1.997 cc common rail alimentato a gasolio e sovralimentato mediante turbocompressore a geometria variabile muove le ruote anteriori, mentre l’azione del propulsore elettrico si sviluppa in corrispondenza dell’assale posteriore. In fase di rilascio si attiva il sistema di recupero dell’energia, volto a ricaricare le batterie posizionate sotto il pianale di carico; fonte d’alimentazione per il motore elettrico. 4 le modalità di marcia: Auto, con l’elettronica che gestisce automaticamente la combinazione tra spinta elettrica ed endotermica e quindi la tipologia di trazione, ZEV (Zero Emission Vehicle), con il solo motore elettrico in funzione, 4WD, trazione integrale basata sull’azione di entrambi i motori, e Sport, che consente di sfruttare la potenza massima combinata di 200 cv e una logica del cambio votata alle prestazioni. Oltre che per la tecnologia ibrida, RXH si distingue per le slitte paracolpi in acciaio, l’assetto rialzato di 50 mm e le carreggiate ampliate di 40 mm. Meno assetata delle “sorelle” td o a benzina, è più piacevole da guidare grazie alla disponibilità di coppia sin dai regimi più bassi e alla propulsione ibrida che lenisce sia il turbo lag sia la cronica lentezza della trasmissione robotizzata Peugeot.