fbpx

La Porsche 911 Carrera RS 2.7 spegne 50 candeline

Compie 50 anni ed è ancora bellissima. Iconica, emozionante e un po' pazza, la 911 Carrera RS 2.7 è l’auto che incarna alla perfezione il mito Porsche

Guardandola non si può fare a meno di amarla. Eppure la Porsche 911 Carrera RS 2.7 ha sulle spalle 50 anni di onoratissima carriera. Una perfetta sintesi tra peso, prestazioni, aerodinamica e maneggevolezza. Porsche 911 Carrera RS 2.7Un’auto motivo di ispirazione ancora oggi, come dimostra il recente lancio della serie 911 Sport Classic

Leggi anche: “Porsche 911 Sport Classic: il passato come ispirazione”

Ma soprattutto la 911 Carrera RS 2.7 è un’auto importante, che può vantare diversi primati. Fu la prima vettura di produzione capace di scendere sotto i 6 secondi nel passaggio da zero a cento, ritenuto un limite quasi invalicabile per quel tempo. La prima con lo spoiler posteriore, noto anche con l’appellativo particolare di “a coda d’anatra”, divenuto un marchio di fabbrica per le Porsche più sportive. La 911 Carrera RS 2.7 fu anche la prima auto di serie a montare ruote di dimensioni differenti davanti e dietro. Ma più di tante parole vale il video che Porsche ha realizzato per celebrare il mito della 911 Carrera RS 2.7.

Chi invece vuole vedere la 911 Carrera RS 2.7 dal vero può recarsi al Porsche Museum, dove dal 20 settembre verrà organizzata dedicata a quest’auto speciale.

Vera gran turismo racing

Era il maggio del 1972 e Porsche decise di sviluppare una versione particolare della 911, quella che poi divenne la Carrera RS 2.7. Un gruppo di 15 ingegneri si mise al lavoro per affinare telaio e motore. Porsche 911 Carrera RS 2.7L’obiettivo era quello di realizzare un’auto leggera e veloce, divertente da guidare su strada ma capare anche di affrontare le corse. “La 911 Carrera RS 2.7 era pensata per essere una special omologata. Doveva essere un’auto sportiva molto leggera e veloce”, come ricorda Peter Falk, all’epoca capo del reparto test per le auto di serie Porsche. In pratica un’auto che si poteva comprare e usare in strada ma omologata e pronta per i clienti speciali che volevano partecipare alle corse.

Un successo oltre ogni aspettativa

Presentata al Salone di Parigi nell’ottobre del 1972, la Porsche 911 Carrera RS 2.7 ebbe un successo inaspettato per il tipo di vettura. Porsche inizialmente aveva pianificato di costruirne 500 esemplari, un numero necessario per ottenere l’omologazione tra le vetture Special GT del Gruppo 4. Porsche 911 Carrera RS 2.7, fronteDue mesi dopo le 500 auto pianificate erano già tutte vendute, Porsche decise quindi di aumentare la produzione. Nel luglio 1973 le 911 Carrera RS 2.7 costruite e vendute in tre differenti versioni furono in totale 1.580. Porsche 911 Carrera RS 2.7, retroLa Lightweight “Sport” (pack M471), è l’auto in versione leggera: ne furono realizzati e venduti 200 esemplari. Le versioni Corsa furono solo 55, del modello base ne vennero costruiti 17 esemplari, 1.308 furono le gran turismo (pack M472). La 911 Carrera RS 2.7 lightwave o Sport aveva un prezzo di 34.000 marchi tedeschi. Il solo pacchetto Sport (M471) costava 700 marchi, mentre il pacchetto Touring (M472) aveva un prezzo di 2.500 marchi tedeschi.

Lighwave Sport, via tutto il superfluo

La versione leggera, la Sport (M471), faceva a meno di tutto ciò che era possibile per essere più leggera e veloce. Via i sedili posteriori, i tappeti, l’orologio, i ganci appendiabiti e i braccioli. Persino lo stemma Porsche sul cofano era incollato. Su richiesta del cliente potevano anche essere montati gusci dei sedili leggeri al posto dei più pesanti sedili sportivi di serie. In totale alla bilancia 960 kg di peso, 115 kg in meno rispetto alla versione “Touring”. Un risparmio di peso che ebbe il suo effetto: la Porsche 911 Carrera RS 2.7 in versione Sport era in grado di passare da 0 a 100 km/h in 5,8 secondi e di raggiungere una velocità massima che superava 245 km/h. La versione Touring nel passaggio 0-100 km/h richiedeva 6,3 secondi, con velocità massima pari a 240 km/h.

Uno spoiler per rimanere incollati a terra, Ruote larghe dietro per la trazione

Problema: come mantenere incollata a terra una vettura così leggera anche ad alta velocità? Gli ingegneri Porsche pensarono di aggiungere uno spoiler posteriore, testandolo in galleria del vento e in pista. Porsche 911 Carrera RS 2.7, galleria del ventoIl risultato fu sorprendente: l’auto aveva una maggiore stabilità, grazie al carico aerodinamico, senza penalizzare la resistenza all’avanzamento, tanto che la velocità massima con lo spoiler era superiore di 4,5 km/h.Durante i test, abbiamo scoperto che con uno spoiler più alto potevamo aumentare la velocità massima a causa della diminuzione della resistenza. Quindi abbiamo continuato a sollevare di qualche millimetro lo spoiler posteriore finché non abbiamo trovato il punto di inversione, in cui la resistenza è aumentata di nuovo”, racconta Peter Falk.Porsche 911 Carrera RS 2.7, spoiler, coda d'anatra
Altra modifica importante introdotta dalla 911 Carrera RS 2.7 furono le ruote di dimensioni differenti davanti e dietro, per la prima volta montate su un’auto di serie. Una scelta per aumentare la trazione, derivata direttamente dall’esperienza in pista di Porsche. La 911 Carrera RS 2.7 fu equipaggiata con cerchi forgiati Fuchs, 6 J × 15 e pneumatici 185/70 VR-15 davanti; 7 J × 15 con pneumatici 215/60 VR-15 dietro. L’utilizzo di ruote più larghe dietro impose di allargare la parte posteriore dell’auto di 42 mm, con l’effetto di un look ancora più sportivo.

Logo Carrera e colori speciali, un inno alla sportività

Sulla 911 Carrera RS 2.7 per la prima volta la scritta “Carrera” fu scelta per adornare la vista laterale tra i passaruota dell’auto. Carrera, come corsa in spagnolo, e RS da RennSport, con lo stesso significato in tedesco: corsa, race. Due veri marchi di fabbrica per Porsche, che distinguono le auto speciali, quelle più veloci e sportive. Entrambi in evidenza a pieno diritto sulla 911 Carrera RS 2.7. Porsche 911 Carrera RS 2.7, spoiler, coda d'anatraPorsche per questa vettura speciale decise anche di giocare con i colori, con un arco con la scritta Carrera che unisce i cerchi dello stesso colore. La 911 Carrera RS 2.7 venne inoltre proposta in 29 abbinamenti cromatici (27 furono quelli in produzione) alcuni dei quali decisamente particolari, come il Bright Yellow e il Blood Orange.

 

 

Articoli correlati
Ferrari 12Cilindri - Autentica emozione
Nuova Lancia Ypsilon: il listino prezzi e le versioni da scegliere
Nuova Renault Symbioz - il SUV compatto super pratico