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Porsche Taycan GTS, la prova in pista

È la più potente, prima delle Turbo, e beneficia di un assetto specifico. Ecco come va fra i cordoli

Della Porsche Taycan, su Red, vi abbiamo parlato molte volte e da vari punti di vista. L’abbiamo sottoposta alla “prova urlo bambini”, e al classico test su strada, nella declinazione 4S. L’abbiamo vista come mamma Porsche l’ha fatta, grazie alla realtà aumentata, per scoprirne ogni segreto tecnico. Mancava solo la prova in pista: occasione che è arrivata in occasione del lancio della versione GTS: Gran Turismo Sport. Prima di raccontarvi come va, un piccolo ripasso sul significato pratico di GTS, sigla che in Porsche nasce con la 904 Carrera GTS del 1963. Oggi, queste tre lettere sono presenti su ognuno dei modelli della gamma di Zuffenhausen. 

Dettagli neri, interni “caldi”

Esternamente, la GTS si distingue per i tanti dettagli neri o scuri degli esterni: il paraurti, le basi degli specchi retrovisori esterni e le cornici dei cristalli laterali. Inoltre, il diffusore posteriore a lamelle ha la stessa geometria di quello montato sulla Taycan Turbo, mentre i cerchi Taycan Turbo S Aero Design da 20 pollici di serie sono verniciati in nero satinato lucido. Sono disponibili cerchi opzionali da 21 pollici nel nuovo design RS Spyder, esclusivamente in nero satinato.

porsche taycan GTS plancia

Dentro, il tessuto Race-Tex riveste la corona del volante, buona parte della plancia e dei pannelli portiera. Di serie sono inoltre previsti i sedili sportivi adattivi Plus anteriori, regolabili elettricamente in 18 posizioni. Il pacchetto interni GTS, disponibile come optional, prevede mascherina del volante, elementi decorativi laterali sulla console centrale e superfici decorative per le porte realizzati in carbonio opaco.

Che piacere tra i cordoli

Ma veniamo a ciò che prima di tutto si richiede a una Porsche: il divertimento. Beh, sound a parte – no, il suono artificiale disegnato per la GTS non potrà mai sostituire quello di un V8, ma nemmeno quello di un flat-six – non manca nulla. Iniziamo dall’elemento più ovvio: la spinta. È semplicemente impressionante: con 850 Nm di picco di coppia (517 CV di potenza, che salgono a 598 in overboost) basta sfiorare l’acceleratore per catapultarsi in avanti a velocità siderali. Ma questa non è certo un’esclusiva della Taycan.

 

No, ciò che rende unica la Taycan GTS, tra le elettriche, è la sua capacità di coinvolgere chi guida. In modalità Sport Plus, e con il controllo di stabilità impostato su una soglia di intervento più alta, il divertimento è garantito. Il merito è prima di tutto del bilanciamento del telaio. Si può “giocare” con i trasferimenti di carico per correggere la traiettoria, per esempio. Si può anticipare l’apertura del gas, nel lento, per aiutare la chiusura della curva e uscire a ruote dritte, “sparati” verso la curva successiva.

Di traverso su richiesta

Si può anche decidere di guidare in modo volutamente poco pulito, provocando la Taycan GTS. E lei risponde alle provocazioni con sovrasterzi anche decisi, marcati, eppure sempre controllabili in modo relativamente facile. Dico relativamente perché, soprattutto sul bagnato, l’enorme quantità di coppia, peraltro subito disponibile, richiede rapidità di intervento. Ma state certi di una cosa: qui sopra viene tutto naturale: si controsterza quasi senza pensarci. Segno di grande capacità comunicativa da parte del telaio e dello sterzo.

porsche taycan gts pista

Un divertimento per pochi

I prezzi? In attesa di quelli italiani, ecco quelli tedeschi: 131.834 euro per la Taycan GTS e 132.786 euro per la Taycan GTS Sport Turismo. Nelle concessionarie nella primavera del 2022. 

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