Stavolta voglio giocare d’anticipo e ve lo dico già io: la Junior non è una vera Alfa. O meglio: non lo è se per voi l’ultima vera macchina del Biscione è stata la 75 e magari guardate storto anche la Giulia. Ma è giusto ragionare ancora così? E me lo chiedo da vecchio alfista… Forse è arrivato il momento di cambiare prospettiva, senza restare prigionieri del passato. In fondo oggi Alfa Romeo fa parte di Stellantis e – come se fossero concorrenti di Masterchef alle prese con una Mistery Box – i tecnici devono creare qualcosa che sappia un po’ di Alfa con gli ingredienti che vengono assegnati loro, a livello di piattaforme e powertrain. Ci saranno riusciti stavolta? Andiamo a scoprilo con questa Junior Veloce, che è la versione elettrica più sportiva, quella da 280 CV.
Tratti di famiglia
La Alfa Romeo Junior Veloce è lunga 417 cm, larga 178 e alta 150. In altre parole ha proporzioni da crossover. Nel muso c’è l’inconfondibile mascherina a scudetto e anche la coda tronca è originale. Gli uomini Alfa dicono che la parte posteriore sia ispirata alla mitica Giulia TZ, anche se a me sinceramente la parentela sembra un po’ lontana. I fari, poi, rielaborano il classico schema con tre elementi luminosi ciascuno, che vale un po’ come un marchio di fabbrica.
Dillo con un quadrifoglio
Anche dagli arredi della Junior Veloce traspare un po’ di carattere Alfa. Lo dimostrano il volante sportivo compatto, le bocchette a forma di quadrifoglio la palpebra a doppio cannocchiale che sta sopra la strumentazione digitale.
Lo schermo è da 10,25 polici identico nelle dimensioni a quello dell’infotainment, che funziona secondo la logica dei widget. Per la climatizzazione ci sono ancora comandi fisici e questa è una cosa buona e giusta.
Ogni cosa al suo posto sulla Junior Veloce
Dal canto suo il posto di guida soddisfa appieno. Il volante si regola bene e lo stesso vale anche per il sedile sportivo, che fascia bene il busto lasciando un po’ di libertà di movimento.
Nonostante pensi tanto al look, la Alfa Romeo Junior Veloce non perde di vista la praticità. Il bagagliaio ha una capacità di 400 litri, tra le migliori della categoria. Su questa variante elettrica non manca poi un vano anteriore, comodo per tenere in ordine il cavo di ricarica.
Lavoro di fino
Dove però quelli del Biscione hanno lavorato di più è lontano dalla vista. La Junior Veloce ha un assetto sportivo ribassato di 25 mm, barre antirollio specifiche e cerchi da 20 pollici. Non mancano neppure il differenziale autobloccante Torsen e freni oversize, con pinze anteriori monoblocco a quattro pistoncini.
Tanto per intenderci, la Junior Veloce è passata per le mani degli stessi ingegneri che hanno lavorato su 4C, 8C e Giulia Quadrifoglio. E per far capire di che pasta sia fatta, la Casa ha deciso di fare provare la macchina proprio laddove è stata sviluppata, ovvero sulla pista di collaudo di Balocco, sul circuito Langhe e nel cosiddetto misto Alfa. Girate pagina, che vi racconto come è andata.