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Prova Alfa Romeo Junior Veloce – Che caratterino!

Ha 280 CV, grinta da vendere e regala un piacere di guida non comune per una crossover compatta elettrica.

Bastano pochi metri per rendersi conto di come il tocco dei tecnici Alfa Romeo si veda soprattutto a livello dello sterzo. Il comando è molto diretto, anzi il più diretto della categoria, tengono a precisare gli uomini del Biscione, con un rapporto di 14,6:1. Anche sul tortuoso tracciato piemontese si riesce a seguire il nastro d’asfalto senza che ci sia in pratica bisogno di muovere la mani lungo la corona.

Alfa Romeo Junior Veloce

A suo agio anche sul veloce

Complice il baricentro basso e un assetto tarato a puntino, quest’Alfa si dimostra divertente anche quando ci si sposta da quella che sembra una strada di collina a una pista vera e propria, con tanto di cordoli. Nonostante i 1.590 kg di peso, la Alfa Romeo Junior Veloce si muove con disinvoltura in ogni frangente. Anche cercando apposta qualche cordolo o prendendo d’infilata qualche avvallamento in percorrenza l’auto non si sposta più di tanto dalla linea impostata, ricomponendosi in fretta. In altre parole si ha sempre un’idea precisa di cosa succede tra l’asfalto e le gomme, sviluppate apposta per questo genere di vettura elettrica.

Alfa Romeo Junior Veloce

Una bella castagna

Neppure accelerando con decisione a ruote girate si manifestano reazioni eccessive allo sterzo. Solo al limite il comando si indurisce un filo tirando verso il centro della curva. Tuttavia è qualcosa che difficilmente si arriverà mai a sperimentare in strada, se non magari in casi di scarsa aderenza. E dire che la Junior Veloce di coppia ne ha in abbondanza, con il motore elettrico che sviluppa ben 345 Nm. La potenza è invece di 280 cavalli, quaranta più di quanti ne erano stati annunciati all’inizio, quando la Junior si chiamava ancora Milano. Per dare un’idea della spinta, ce n’è quanto basta per scattare da 0 a 100 in 5,9 secondi e per avere riprese fulminee.  Ad alimentare il propulsore è una batteria agli ioni di litio da 54 kWh. Quanto alla autonomia, in Alfa parlano di un’omologazione WLTP di circa 335 km, ma avendo tirato il collo alla macchina dall’inizio alla fine non posso certo esprimere un giudizio in materia. Giusto per la cronaca, quando la carica finisce pare servano 30 minuti per passare dal 10 all’80% con una ricarica rapida da 100 kW.

In punta di dita

Per gestire il powertrain e la sua cavalleria il pilota ha a disposizione l’immancabile selettore DNA con tre modalità di guida: Dynamic, Natural e Advanced Efficiency.

selettore modalità di guida Alfa Junior

Le differenze tra una posizione e l’altra si sentono, eccome. Giusto per fare un esempio, Advanced Efficiency limita la coppia massima sviluppata a 300 Nm, rendendo più soft le riprese. Dynamic esclude invece la frenata rigenerativa, lasciando ai soli dischi il compito di rallentare la Junior Veloce. Si tratta di una scelta che paga a livello di feeling di guida, dato che negli altri casi non c’è sempre una proporzione corretta tra la pressione esercitata sul pedale e la decelerazione.

Alfa Romeo Junior Veloce

Arrivi scaglionati

In definitiva, dunque, la Junior Veloce non farà magari battere il cuore a tutti gli alfisti vecchia maniera, ma – e qui sta la risposta alla domanda iniziale – carattere e dinamismo non le mancano per distinguersi nel panorama dei B-SUV elettrici. Ora non resta che aspettare che i primi esemplari arrivino nelle concessionarie, cosa che accadrà a metà settembre. Seguiranno poi nuovi innesti nella gamma, che entro il primo trimestre del 2025 sarà completata dalle versioni ibride.

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