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Prova Audi S6 Avant

Sintesi tra sportività e comfort, emoziona grazie al V8 aspirato da 420 cv. Permette di mantenere in tutte le condizioni medie da record. Come da record sono i consumi, a prescindere dallo stile di guida. Prezzo a partire da 82.300 euro

Che sia esclusiva lo capisci subito: basta premere il pulsante che avvia il magico V8 biturbo e ascoltare il rombo sornione del motore. Esclusiva e relativamente poco vistosa: a differenza dell’eclatante RS6 Avant da 560 cv, infatti, rischia di essere scambiata per una lussuosa station wagon e non per una sportiva, per quanto comoda, quale in realtà è. D’altra parte la doppia anima è una caratteristica di molte Audi S. Qui l’interpretazione privilegia il comfort del conducente e dei passeggeri, che possono contare oltre che su prestazioni molto interessanti – da 0 a 100 km/h in 4,7 secondi, velocità massima limitata dall’elettronica a 250 km/h – anche su un’abitacolo eccellente per scelta dei materiali ed esperienza di vita a bordo. I prezzi? Si parte da 82.300 euro, ma gli optional intriganti sono tantissimi.LIVE Gli interni della S6 Avant riescono a coniugare un’indubbia sportività, evidente nella vista d’insieme come in elementi specifici quali i sedili, all’eleganza del disegno e dei materiali, che sconfinano nel lusso. L’accoppiamento tra Alcantara e pelle per i sedili, regolabili elettricamente su 12 posizioni; i pregevoli inserimenti in carbonio sulla plancia; la strumentazione e i comandi, completi ed efficaci: tutto concorre a offrire una ricchissima esperienza a bordo. Il sistema di navigazione MMI plus è un’ulteriore, gratificante dotazione, al pari dell’opzionale Bang &Olufsen advanced sound. Scorrere il listino degli equipaggiamenti di serie e opzionali della S6 Avant significa rischiare di perdersi nel meglio della tecnologia al momento disponibile. Dai proiettori Xenon plus per abbaglianti e anabbaglianti, in grado di regolare dinamicamente la profondità, alle luci LED diurne; dal Night Vision Assistant che sfrutta una telecamera a infrarossi per evidenziare l’eventuale presenza di pedoni sulla carreggiata all’Head-Up display, che mette a disposizione i principali dati sul veicolo proprio sulla linea di visione del conducente. Il climatizzatore automatico di serie gestisce separatamente quattro zone dell’abitacolo. DRIVE420 cv vi bastano? La domanda non è retorica, perché la RS6 Avant, per restare in famiglia, ne ha 140 in più. Ed è pacifico che quando i cavalli ci sono, si sfruttano tutti. In realtà è la connotazione stessa della S6 Avant a rendere la dotazione di potenza più che adeguata: non certo leggera con le sue 2 tonnellate (2.025 kg) di peso, nasce per regalare sensazioni forti ma filtrate dall’atmosfera ovattata dell’abitacolo. Instancabile viaggiatrice, questa S6 riesce a essere un’auto di gran classe e altrettanto elevato comfort, sfoderando in più le prestazion del V8 biturbo di 3.993 cc. Il 4.0 TFSI appartiene alla genia dei propulsori V8, i più amati dagli appassionati di auto. Il motivo? Rappresentano la sintesi ideale tra fluidità d’erogazione, prestazioni, rumore allo scarico. Ed emozionano. Dotato di basamento in alluminio, sfrutta l’iniezione diretta di benzina e il turbocompressore per ottenere 420 cv (309 kW) di potenza tra 5500 e 6400 giri/min e ben 550 Nm di coppia tra 1400 e 5200 giri. Il cambio S tronic a sette rapporti lavora con apprezzabile rapidità in combinazione con la trazione integrale permanente quattro, una dotazione irrinunciabile per la famiglia delle S costruite a Ingolstadt. Il motore si avvale dell’Audi Cylinder-On-Demand, che disattiva – in pratica, spegne – quattro degli otto cilindri (due per bancata) in particolari condizioni di marcia: giri motore tra 960 e 3500, temperatura del propulsore di almeno 40°C e terza marcia o superiore inserita. L’obiettivo esplicito è la riduzione dei consumi, che restano un punto dolente nonostante il profondo lavoro di ottimizzazione e il passaggio a una motorizzazione più efficiente rispetto al V10 che equipaggiava la precedente generazione di S6. Va detto, infatti, che anche scegliendo la modalità di guida “Efficiency” e guidando con tutta la dolcezza possibile, è quasi impossibile registrare consumi migliori della media di 7,1 km/l impietosamente riportata dal computer di bordo. E così capita senza nemmeno accorgersi che con una conduzione particolarmente sportiva il dato precipiti a medie nell’ordine dei 4,5 km/l. Cosa si ottiene in cambio? Innanzitutto una fluidità eccezionale, che permette di viaggiare in settima marcia con un filo di gas, senza preoccuparsi minimamente di come gestire l’esuberante 4.0 TFSI: è sufficiente premere a fondo l’acceleratore per sentire la schiena che si schiaccia sul sedile, con un cambio di carattere e di prestazioni quasi istantaneo che lascia senza fiato. La rapidità del passaggio, l’immediata attivazione dei cilindri eventualmente spenti, la gestione del rumore a bordo garantita da un apposito sistema (Active Noise Control) che utilizza gli altoparlanti dello stereo: alla guida, la S6 Avant permette di concentrarsi unicamente sulle traiettorie, che nel misto veloce sono percorse con grande precisione; sullo stretto, invece, l’impegno richiesto è superiore, per via della massa con cui persino l’assetto dotato di sospensioni attive regolabili – insieme a servosterzo, servofreno e mappa d’erogazione tengono conto dello modalità di guida (Dynamic, Comfort, Efficiency, Auto, Individual) – deve fare i conti. I freni carboceramici opzionali regalano la sensazione, che si traduce in realtà, di poter fare il bello e il cattivo tempo in staccata. E così c’è ancora più gusto a disegnare traiettorie di gomma nera in curva, strisciate che segnano il confine dell’aderenza, senza mai mettere in vera difficoltà chi guida. Un attimo dopo, la S6 Avant torna la sontuosa, elegante station che è.

 

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