fbpx

Prova BYD Seal Excellence-AWD – È arrivata l’anti-Tesla?

La nuova elettrica cinese è sportiveggiante nell’aspetto e nelle prestazioni, specialmente nella versione più potente, con 530 CV e trazione integrale. Ricca la dotazione, ma piccolo, in rapporto ai 480 cm di lunghezza dell'auto, il baule

La Seal è una berlina che si colloca in gradino sotto l’attuale ammiraglia della BYD, ossia la Han. E che, come quest’ultima, è un’elettrica pura che punta ad affermarsi in fascia premium. Anzi, per certi versi la Seal ha un ruolo ancora più nodale, essendo presentata come l’attuale flagship tecnologica del marchio cinese. Che, vale la pena di ricordarlo, è acronimo di Build Your Dreams (e si pronuncia “bi-uai-di”).  

Ha la Model 3 nel mirino

La BYD Seal sembra concepita per rivaleggiare con la Tesla Model 3. Come l’americana, anche quest’orientale ha una silhouette slanciata (480 cm di lunghezza, e soli 146 di altezza) e va a batterie. Certo, Tesla è considerata il riferimento del settore, ma anche BYD, che esiste dal 1995, è una multinazionale hi-tech che sciorina numeri non da poco: per esempio ha 600.000 dipendenti (90mila dei quali sono ingegneri), 11 poli di ricerca, 30 parchi industriali, 40 filiali nel mondo, e lo scorso agosto ha festeggiato i 5 milioni di veicoli prodotti.

La più potente BYD Seal è 4×4

La “base” di gamma è la Design, che costa 46.890 euro e impiega un singolo motore sull’asse posteriore. Con 313 CV e 360 Nm di coppia, scatta 0 a 100 orari in 5,9 secondi dichiarati. Per chi vuole il massimo c’è la più potente e costosa Excellence-AWD che abbiamo guidato: proposta a 49.390 euro, ha un secondo un motore elettrico davanti, quindi la trazione è integrale. La AWD conta su 530 CV e 670 Nm di coppia, e promette lo 0-100 in 3,8 secondi. Quest’ultimo dato motiva la sigla 3.8s che campeggia nella coda di questa versione. Per entrambe, la velocità massima è autolimitata a 180 km/h.

Per chi vuole il massimo c’è la più potente e costosa Excellence-AWD che abbiamo guidato: proposta a 49.390 euro, ha un secondo un motore elettrico davanti, quindi la trazione è integrale

Batteria da 82,5 kWh e dotazione top

Ad accomunare la Design e la Excellence-AWD ci sono anche la batteria – da 82,5 kWh per entrambe – e la ricca dotazione. Fra l’altro, questa comprende praticamente qualsiasi ADAS si possa desiderare, il tetto panoramico, i sedili in pelle, un hi-fi della danese Dynaudio con 12 diffusori, il sistema multimediale con megadisplay ruotabile di 90°, Internet Of Vehicles (4G), la connettività Apple CarPlay e Android Auto, e 10 anni di servizio cloud gratuito con 1 GB di dati mensili. Prerogative della Excellence-AWD le sospensioni semi-adattive e l’head-up display

Non passa inosservata

Questa berlina a quattro porte ha forme sportive, con un frontale affilato e superfici mosse da appariscenti scalfature. Lo stile non ha però favorito il baule: la sua capacità è di 400 litri, non molti per un’auto da famiglia, anche se si può contare pure su un pozzetto anteriore che offre altri 53 litri.

Ad aggiungere più grinta che classe ci sono anche un estrattore posteriore e i cerchi da 19”, che con la loro foggia pieno su vuoto contribuiscono a far ottenere alla Seal un Cx (dichiarato) di appena 0,219. In un’auto che punta all’efficienza, ha il suo perché.

Aumenta la potenza, cala l’autonomia

La versione bimotore paga pegno sul fronte dell’autonomia: la Casa dichiara 520 km nel ciclo WLTP, quando invece la RWD è accreditata di 570 km di raggio d’azione. Per quanto riguarda la ricarica, accettano entrambe 11 kW in corrente alternata e 150 kW in continua e, nel secondo caso, permettono di riportare il livello di carica dal 10% all’80% in 37 minuti; possibile anche usare l’auto per fornire fino a 3 kW a dispositivi esterni (funzione  (V2L).

La batteria ha funzione strutturale

La base della BYD Seal è la e-Platform 3, la cui architettura denominata “Cell-to-Body” integra la batteria. Quest’ultima, con chimica priva di cobalto (è una litio-ferro-fosfato), ha una struttura interna lamellare e svolge la funzione di elemento stressato. Vale a dire che irrigidisce la scocca con vantaggi nella resistenza agli urti (la BYD parla di un miglioramento del 20% nei crash test frontali e del 30% in quelli laterali) e a livello di handling. La batteria funziona a temperatura ottimizzata grazie anche alla presenza della pompa di calore (di serie); inoltre, secondo il costruttore, ha superato prove estreme (con schiacciamento, piegatura, perforazione, sovraccarica e riscaldamento a 300 °C) senza incendiarsi né emettere fumo.

Articoli correlati
Prova BMW M5 G90 - Gioco di prestigio
Prova Mini Aceman - La giusta via di mezzo?
Prova Kia EV3 - Il SUV elettrico compatto che pensa in grande