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Prova DFSK Glory 600 – La famiglia è servita

Il nuovo SUV cinese a sette posti occupa i piani alti di un listino che punta su prezzi allettanti e una garanzia di cinque anni.

Il mercato italiano delle auto si fa sempre più popoloso, con il continuo ingresso in scena di nuovi marchi. Dopo Omoda, con la sua 5, adesso è il turno di DFSK, i cui modelli sono importati e distribuiti da CCC. No, non dovete nemmeno comprare una vocale, come facevano i concorrenti di Mike Bongiorno ne “La ruota della fortuna”. DFKS – o meglio DFSK Motor – è infatti l’acronimo di Dongfeng Sokon Automobile. CCC sta invece per China Car Company, esclusivista per il nostro Paese dei modelli DFSK. E prima di mettere sotto la lente la principale novità, ovvero la Glory 600, andiamo velocemente a vedere come si compone la gamma.

Una gamma articolata

DFSK ha a catalogo cinque vetture. Neanche a dirlo, sono tutti SUV. Quello entry level è la Glory 500, che punta a fare il grosso dei volumi a cavallo tra i segmenti B e C. I suoi assi nella manica? Una linea del tetto sfuggente in stile coupé e prezzi super competitivi, che vanno dai 17.988 euro della versione base ai 21.988 euro della Luxury automatica. Un gradino sopra si pone la Glory 580, un SUV da famiglia a sette posti che viene invece 26.988 euro. La formula è replicata in grande stile dalla Glory 600, su cui torniamo più avanti e che costa 29.588 euro. La Glory F5 declina invece in chiave chic e brillante il genere SUV coupé della 500, a un prezzo di 29.988 euro. Tutti i modelli citati sinora si possono avere a benzina oppure in variante bifuel, a banzina e GPL. A chiudere il quadro è poi la E5 PHEV, che per 36.888 euro abbina i sette posti a una motorizzazione ibrida plug-in. Lo so cosa vi state chiedendo: perché diavolo i prezzi finiscono tutti per 88? Per pura scaramanzia: i cinesi sono convinti che porti bene.

DFSK Glory 600

Le misure della Glory 600

E veniamo adesso alla protagonista della prova, ovvero alla DFSK Glory 600, partendo dalle sue dimensioni. La lunghezza è pari a 472 cm, mentre larghezza, altezza e passo sono rispettivamente di 187, 179 cm e 279 cm. Come accennato, l’abitacolo può ospitare fino a sette passeggeri, disposti su tre file con il classico schema 2-3-2. Quando non è occupata, la coppia di poltroncine supplementari può essere ripiegata nel piano di carico, lasciando la superficie perfettamente piatta. Il bagagliaio appare sulla carta piccolo, con i suoi 375 litri dichiarati nella configurazione a cinque posti. Quel che è certo è che la soglia è un po’ altina.

DFSK Glory 600

Fa una bella scena

Quanto alla plancia, la Glory 600 si presenta con l’ormai immancabile doppio schermo. Dietro al volante c’è il display della strumentazione, affiancato da quello dell’infotainment. Le grafiche sono moderne ma la leggibilità lascia un po’ a desiderare, al pari della fluidità di navigazione all’interno dei menù. Toccando i vari componenti si ha comunque una sensazione di buona qualità. I rivestimenti in pelle fanno la loro onesta figura e le parti schiumate e morbide abbondano. Le plastiche economiche ci sono, sia chiaro, ma i progettisti sono stati furbi e le hanno confinate lontano dalla vista e nella parte inferiore dell’abitacolo.

DFSK Glory 600

Una scelta obbligata… o quasi

A livello di motorizzazioni non ci sono molte alternative. A monopolizzare l’offerta della Glory 600 è un quattro cilindri 1.5 sovralimentato con una turbina. Per lui la scheda tecnica parla di una potenza massima di 185 CV a 5.600 giri e di una coppia massima di 300 Nm a 2.600 giri. A fargli da spalla è un cambio automatico che può essere utilizzato anche in modalità sequenziale, agendo sulla massiccia leva centrale. Come detto inizialmente il cliente può però scegliere tra la versione a benzina e quella a doppia alimentazione. L’impianto a GPL è fornito dalla italianissima Landi.

Una dotazione con tante luci e qualche ombra

Prima di passare al breve test ride, due paroline sull’allestimento. La Glory 600 ha una dotazione di serie che può ingolosire con molti gadget di pregio. Standard ci sono per esempio i sedili ventilati e riscaldabili, il tetto panoramico, la dash cam e i cerchi da 19 pollici. Sul fronte sicurezza delude invece un po’ la presenza di soli quattro airbag.

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