LIVEFASHION SUVOggi, la moda vuole il SUV come prima auto. Ed è un peccato, perché se non si cede al richiamo della massa si scoprono tante auto interessanti… Come le moderne station wagon, categoria a cui appartiene la Ford Mondeo Wagon 2.0 TDCi Powershift AWD. Un’auto che si è evoluta nel tempo (il primo modello è datato 1993, quasi 25 anni fa) e che, in quest’ultima versione, si propone a un target più elevato, per intendersi anche a chi ha sempre guardato alle blasonate berline tedesche (la Volkswagen Passat per prima). La domanda è una: non è un gioco troppo pericoloso passare da auto per tutti (o quasi) ad auto per pochi (o quasi)?PRIMA CLASSED’altra parte, basta un’occhiata alle sue linee sinuose per intuire il cambiamento di rotta. I fari e il muso ricordano la cugina Fiesta (alla lontana), ma per il resto la Ford Mondeo Wagon 2.0 TDCi Powershift AWD è una berlina di classe in tutto e per tutto. Convince lo sviluppo del muso che rimane piuttosto alto e con una calandra di dimensioni notevoli: le dona un aspetto regale. Il bagagliaio è quasi da prima classificata: 525 litri che diventano 1.630 abbattendo i sedili (la Passat fa un poco meglio), tra l’altro molto sfruttabili grazie al piano di carico rasoterra e all’assenza di gradini con i sedili abbassati.180 BUONI MOTIVIIl motore: la Ford Mondeo Wagon 2.0 TDCi Powershift AWD sfrutta, in questo caso, un 4 cilindri turbodiesel da 180 cv a 3.500 giri e 400 Nm di coppia, abbinato al cambio Powershift, un doppia frizione a 6 marce con funzionamento automatico. Per chi non ne ha mai abbastanza, in gamma c’è anche il Bi-Turbo Diesel che promette 210 cv e un’erogazione ancora più lineare. La trazione è integrale intelligente AWD: è capace di inviare coppia alla ruota con maggior aderenza e funziona solo in caso di necessità, per risparmiare gasolio quando non ci sono problemi di trazione. Il peso non è indifferente: 1.703 kg a pieno carico. I consumi dichiarati invece sono invitanti: 6,2 l/100 km urbano, 4,9 l/100 km nell’extraurbano e 5,4 l/100 km nel misto.A PESCA D’ACCESSORIL’allestimento Titanium della nostra prova è già molto completo: comprende i fari adattivi con sensori pioggia, display touchscreen da 10,1” con videocamera posteriore, l’avviamento keyless, il sistema di mantenimento di corsia e i sedili anteriori sportivi. La lista di optional aggiuntivi è lunga quanto una quaresima ma fate attenzione: la Titanium costa attorno ai 39 mila euro ma è facile trovarsi a spenderne oltre 45 mila se si scelgono gli accessori dando retta all’istinto invece che al portafogli.CONTINUA A LEGGERE –> VAI ALLA PROVADRIVEELEGANTONADimenticatevi delle Ford old generation: con questa Ford Mondeo Wagon 2.0 TDCi Powershift AWD, la Casa americana ha tutte le carte in regola per giocarsi una grossa fetta di clientela. Il Blazer Blue della carrozzeria è elegante, come un bell’abito da sera, e il doppio scarico sotto il paraurti posteriore chiarisce a chi osserva le sue intenzioni bellicose. Praticamente obbligata la scelta dei cerchi in lega da 19” a cinque razze sdoppiate: costano cari (1.400 euro) ma l’impatto visivo è di un’altra categoria rispetto agli standard da 17”.MEGLIO FUORI CHE DENTROLunga, bassa e scura, la Mondeo convince anche negli interni, solidi e pratici, anche se il design non è ricercato quanto la carrozzeria. Piace anche il grosso schermo centrale touch screen da 10,1” che può includere il navigatore e il sistema Sync 3 per i comandi vocali. Peccato non sia particolarmente luminoso, se paragonato con gli schermi di ultima generazione. La seduta è molto confortevole, per chi guida ma anche per chi siede a fianco o dietro grazie al notevole spazio a disposizione, sia in altezza sia in senso longitudinale. Il tunnel centrale, per il passeggero in mezzo, non rappresenta mai un grosso ostacolo.CHI VA PIANO… VA BENEIn movimento la Mondeo è piacevole da guidare, anzitutto per la posizione di guida. Bassa e ampiamente regolabile elettricamente, è impossibile non trovare la posizione corretta. Si va via lisci e senza particolari paturnie, anche se la Ford Mondeo Wagon 2.0 TDCi Powershift AWD ha taglie XL: 486 cm di lunghezza per 185 di larghezza, con un passo di 285 cm. Sono numeri importanti, che fanno immaginare tutto tranne un’auto facile da manovrare nello stretto. Ma non è così: il muso che si abbassa unito allo sterzo abbastanza demoltiplicato la rendono intuitiva e svelta, anche nella giungla della città. Merito pure del motore: dolce e molto progressivo, la turbina non lo affligge con un eccessivo turbo-lag.SILENZIO, SI VIAGGIAIl terreno di caccia della Mondeo sono, chiaramente, le strade ad alto scorrimento. La silenziosità di marcia è esemplare, il rumore di fondo inesistente, il motore gira sornione, le sospensioni copiano dossi ed eventuali ostacoli. Anche il cambio Powershift è notevole: morbido negli innesti ma rapido come un battito di ciglia, è difficile accorgersi del suo intervento.MI SALE L’EMBOLOSe la strada si fa tortuosa la Mondeo è ben felice di regalare al pilota una guida tutta d’un pezzo, nonostante sia una wagon. Le sospensioni sono più morbide che rigide, ma mandarle in crisi è comunque complicato. L’assetto copia bene gli asfalti rovinati e al tempo stesso si mantiene abbastanza piatto, senza scomporsi eccessivamente. Anche perché la trazione integrale permette di mantenere sempre la traiettoria impostata. Il motore asseconda questo suo caratterino: è tanto placido a velocità autostradali, quanto pronto e vigoroso se chiamato in causa. Ha una spinta fluida a metà scala del contagiri, spingendo a dovere anche in alto senza arrancare. Semmai lo sterzo, tanto dolce e progressivo quando si va con un filo di gas, potrebbe essere più diretto nella guida spigliata.