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Prova Skoda Octavia Wagon 2017

Essere la wagon più venduta in Europa dal 2014 è un primato di cui in Skoda vanno giustamente fieri. Eliminando stereotipi e status e con un pubblico che capisce il vero valore di quello che guida conquistare il successo per il marchio ceco non è stato difficile. Perché la sostanza c’è, ed è una sostanza tedesca, lo spazio c’è (una segmento C che sembra una D) e in più le auto Skoda sono piene di “smart solutions” che rendono piacevole la vita a bordo della famiglia. Così l’ultimo modello di Octavia arriva al restyling di mezza età forte del suo successo aggiungendo contenuti e nuovi motori.LIVESkoda ripercorre la strada già percorsa da altri costruttori sposando un downsizing, importante ma non castrante. Octavia sia berlina sia wagon ora sono equipaggiabili con il nuovo 1.0 TSI, già impiegato da svariati modelli del Gruppo Volkswagen, eroga nello specifico 115 cv e va a sostituire la precedente motorizzazione entry level, vale a dire il 4 cilindri 1.2 TSI da 110 cv. Il prezzo d’attacco della vettura resta pressoché invariato (19.950 euro), mentre le prestazioni migliorano: lo 0-100 km/h viene coperto in 9,9 secondi (10,1 secondi per la famigliare) anziché 10,2 secondi. Novità anche per la variante all terrain Scout, caratterizzata dalla sola carrozzeria wagon, che vede debuttare un 1.6 TDI da 110 cv con cambio manuale a 6 rapporti destinato ad affiancarsi al 2.0 TDI da 150 cv già in gamma. Le versioni Scout, nel dettaglio, possono ora contare di serie sulla ricarica wireless degli smartphone.Octavia protagonista anche per quanto riguarda le alimentazioni alternative: la bifuel a metano (uno dei best seller italiani con questa motorizzazione) mossa dal 4 cilindri 1.4 turbo da 110 cv può finalmente essere dotata del cambio a doppia frizione DSG a 6 marce quale alternativa alla classica trasmissione manuale a 6 rapporti, mentre tutte le versioni con potenze superiori o uguali a 150 cv – Scout esclusa – possono beneficiare delle sospensioni adattive DCC a controllo elettronico. Quanto all’allestimento Style (da 23.980 euro per la berlina 1.4 TSI 150 cv), divengono di serie gli interni in pelle e Alcantara, il sistema audio Bolero con Bluetooth e otto altoparlanti, i cerchi in lega da 17 pollici, i sensori di parcheggio al retrotreno, i fari adattivi bi-Xeno con luci diurne a LED e i cristalli posteriori bruniti.DRIVENon essendo disponibile la 1000 trePer la prova lungo le pendici del monte baldo con fantastici scorci sul Lago di Garda abbiamo scelto la Octavia Bi-Fuel DSG prima e la 2.0 150 cv con cambio DSG a sette rapporti poi, con il lieto intermezzo di un loop con la RS Diesel da 184 cavalli. In tutti i casi Octavia offre un’ospitalità di livello assoluto. È ampia, confortevole, costruita bene, con buoni materiali e il nuovo infotainment funziona davvero molto bene sia a livello di intuitività sia a livello di precisione soprattutto del navigatore. Ovviamente le auto in prova erano dotate di tutti i sistemi di assistenza alla guida (lane assist, brake assist) gestiti dal radar piazzato nella nuova calandra. Il lane assist è in questo caso “attivo” ovvero non si limita ad avvisarti che stai per lasciare la tua corsia, ma aziona lo sterzo per farti restare all’interno. Insomma la vita a bordo di Octavia è davvero molto “premium” parola che può apparire forzata su un marchio come Skoda, ma che per quello che offre la wagon Ceca non è affatto fuori luogo.Buono il comportamento dinamico della Bi-Fuel, il motore a metano di Volkswagen è davvero ben riuscito, ha una erogazione convincente, è ben dotato di coppia e ti consente di viaggiare spedito anche nel misto di montagna. I motori a metano “molli” e poco entusiasmanti da guidare sono, in questo caso, solo un lontano ricordo e bene ha fatto Skoda ad accoppiarlo con il cambio a doppia frizione che lavora alla grande anche abbinato a questa motorizzazione.Se siete dei passisti impenitenti e macinate più chilometri di un globe trotter allora credo che la motorizzazione TDi da 150 cv con cambio DSG sia quella che fa per voi. Nella Octavia con questo motore c’è tutto potenza, coppia, velocità, comfort e consumi reali contenuti oltre alla consueta abitabilità a prova di bomba e alle dotazioni da ammiraglia. Più comfort che sportività in questo caso, le sospensioni sono morbide, lo sterzo preciso ma non direttissimo ma non è per fare le corse che nasce la Octavia, per cui va bene così…La RS è quella con quel qualcosa in più, i 184 cv del suo motore TDI, l’assetto rigido e gli pneumatici super ribassati ne esaltano il lato sportivo, oltretutto la RS offre anche i diversi riding mode che adattano risposta all’acceleratore sterzo e cambio alla mappatura prescelte. E un di più ma se sentite di avere la sportività nelle vene…

 

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